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sabato 24 marzo 2018

Matrimonio di convenienza di Felicia Kingsley

Oggi parliamo di Matrimonio di convenienza di Felicia Kingsley.




Questo romanzo mi è passato sotto le mani diverse volte, senza spingermi all'acquisto, perché non riuscivo a capire se la cover mi piacesse o meno. A dire il vero, neppure ora lo so con precisione. La trovo romantica, vintage e anche un tantino strana... In ogni caso ha fatto colpo, perché mi ha incuriosito. Il titolo del romanzo, poi, mi riporta alla mente un libro letto tanti anni fa, con un'ambientazione settecentesca, che mi era piaciuta, e nonostante tutto non l'ho acquistato subito e ho atteso un'offerta per afferrarlo al volo. In ogni modo, ora eccomi qui a parlarvi di Jemma, truccatrice teatrale e di Ahford, dodicesimo duca di Burlingham. 





Ve lo siete perso? Eccovi la trama: 


Jemma fa la truccatrice teatrale, vive in un seminterrato a Londra e colleziona insuccessi in amore. Un giorno però riceve una telefonata dal suo avvocato che potrebbe cambiarle la vita: la nonna Catriona, la stessa che ha diseredato sua madre per aver sposato un uomo qualunque e senza titolo nobiliare, ha lasciato a lei un’enorme ricchezza. Ma a una condizione: che sposi un uomo di nobili natali. Il caso vuole che l’avvocato di Jemma segua un cliente che non naviga proprio in acque tranquille: Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, è infatti al verde e rischia di perdere, insieme ai beni di famiglia, anche il titolo. Ashford è un duca, Jemma ha molti soldi. Ashford ha bisogno di liquidi, Jemma di un blasone… Ma cosa può avere in comune la figlia di una simpatica coppia hippy, che ama girare per casa nuda, con un compassato lord inglese? Apparentemente nulla… Il loro non sarà altro che un matrimonio di convenienza, un’unione di facciata per permettere a entrambi di ottenere ciò che vogliono. Ma Jemma non immagina cosa l’aspetta, una volta arrivata nella lussuosa residenza dei Burlingham: galateo, formalità, inviti, ricevimenti e un’odiosa suocera aristocratica. E a quel punto sarà guerra aperta…





Che dire? Adoro le commedie romantiche, anche se, quando leggo che è stato un grande successo sul web o è considerata la rivelazione dell'anno, tendo a storcere il naso, perché diffido di definizioni così promettenti. A mio parere i grandi capolavori sono spesso sconosciuti. Sono tra le poche che non ha ancora letto "Cinquanta sfumature di grigio", per intenderci, anche se l'ho acquistato e messo da parte... Lo stesso ho fatto con Io prima di te di Jojo Moyes, per poi consumare pacchetti di fazzoletti e ammettere che l'autrice sarà stata anche una gran furbona, ma io ho adoro Will! Insomma, sono spesso diffidente, ma poi mi lascio convincere. E in questo caso? Non è un capolavoro, ma è carino, divertente e godibilissimo. Se siete alla ricerca di una lettura piacevole, frizzante e romantica, questo libro fa per voi. I personaggi sono ben descritti e c'è attenzione anche per le figure di contorno, che rendono molto più piacevole e scorrevole la narrazione, facendo da spalla ai due protagonisti in modo adeguato.


L'autrice, nei ringraziamenti, confessa di essersi ispirata all'amatissimo Orgoglio e pregiudizio, ma a me ha ricordato, nel rapporto con il maggiordomo, Pretty Woman, film che ho adorato e rivedo ogni volta che posso.
Se gli opposti si attraggono, questo è proprio il caso di Jemma e Ashford, costretti a conoscersi e a frequentarsi per uno strano gioco della vita: lui ha bisogno di soldi per salvare il suo patrimonio e lei ha bisogno di un marito nobile per entrare in posssesso di una cospicua eredità. A farli incontrare sarà il loro legale, che bando alle ciance, spiega loro che l'unico modo per risolvere i problemi di entrambi è convolare a giuste nozze. Nella vita reale Jemma e Ashford avrebbero divorziato dopo una settimana, ad essere generosi, ma noi che amiamo film come Pretty Woman, dove la prostituta di strada sposa un milionario, vogliamo sognare a ogni costo e così, simpatizziamo facilmente con Jemma, parteggiando per lei, sorridendo alla posa di Ashford, che si rivelerà molto meno spocchioso di quello che sembra all'inizio. Carinissimi i genitori nudisti di Jemma e odiosamente adorabile la mamma di Ashford! Tra tutti i personaggi del romanzo, è quello che mi ha divertito di più in assoluto, dunque sono stata felicissima di scoprire che  alla fine l'autrice la premia con quello che più desiderava...
Insomma, storia non originalissima, ma nel complesso piacevole che strappa qualche risata e ti accompagna piacevolmente nella lettura.  Lo consiglio a tutte le romantiche, che amano il chick lit.
Voto:  ♥♥♥♥

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