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martedì 5 dicembre 2017

La sposa ribelle di Julie Garwood

Dopo diverse letture che mi avevano lasciato l'amaro in bocca, mi sono imbattuta in La sposa ribelle, romanzo d'esordio di Julie Garwood e la mia voglia di continuare a leggere questo genere si è un tantino ripresa.




Inghilterra, 1086. Sotto il regno di Guglielmo il Conquistatore, la splendida Elizabeth Montwright è stata costretta ad assistere al massacro della sua famiglia da parte di malvagi invasori. Allo stesso modo, il potente lord Geoffrey ha dovuto lottare per riconquistare il proprio feudo, anche se la battaglia ha avuto per lui un esito drammatico. Nessuno sembra in grado di salvarlo, se non Elizabeth. Con grande dedizione la giovane si prende cura dell’uomo e lo guida fuori dal delirio dell’agonia, ma in cambio lui dovrà aiutarla a vendicarsi. La risposta di Geoffrey, per natura arrogante e cocciuto, è sconvolgente: le chiede addirittura di sposarlo, e il temperamento indomito di Elizabeth…

Dopo tante storie tutte uguali, dove l'elemento centrale resta il sesso tra i due protagonisti, un romanzo che non manca di fornire dettagli di quel tipo, ma mostra anche un respiro più ampio, ben contestualizzato, dove l'autrice si vede che si è documentata e ha cercato di collocare i dati storici in modo tale da renderli fluibili a un pubblico ampio e non ferratissimo sull'argomento.


Il mio giudizio sul romanzo è positivo. La storia è accattivante, i dialoghi tra i due coniugi sono divertenti e l'intimità coniugale diventa un'occasione per conoscere i personaggi, le loro sfumature e i relativi sentimenti, senza annoiare.


Penna attenta e fluente, la Garwood mi convince e a giudicare dalla collana in cui è stata inserita, Gli Introvabili della Mondadori, non sono la sola ad apprezzarla.
Lo consiglio a tutte le persone che sono alla ricerca di una storia romantica, che le proietti in un mondo lontano dal nostro, con le sue tradizioni e le sue regole, capace di coinvolgerti e palpitare per loro.


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