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lunedì 1 maggio 2017

FERITA DI J.R. WARD


FERITA è il nono capitolo della fortunata serie intitolata LA CONFRATERNITA DEL PUGNALE NERO che coinvolge un personaggio che si è da poco affacciato nelle lunghe vicende di questa storia singolare, ovvero Payne, sorella gemella di Vishous, che avevamo incrociato in compagnia di Wrath dall'Altra parte. A lei la Ward affianca il medico Manuel Manello, ancora una volta una vecchia conoscenza che ci aveva abbandonato, insieme alla vecchia vita di Jane con la strana sensazione che avesse ancora molto da raccontarci. Basti pensare al momento in cui V, dotato del singolare dono della preveggenza, prima di cancellare la mente del medico per non lasciare traccia del loro passaggio nella sua vita, aveva sentito nel profondo una strana sintonia e si era lasciato sfuggire una parola che nel mondo dell Ward ha un significato pesante, ovvero FRATELLO. 


Ancora una volta il filo del racconto riprende dal punto in cui lo avevamo lasciato nel volume precedente, ovvero con Payne, ferita dolorosamente durante un allenamento con Wrath, il nostro Re cieco. Quando questi, ignorando il legame e la somiglianza tra Payne e V, decide di portarla al Palazzo per chiedere l'intervento di Jane, ignora l'identità della donna e la strana reazione di panico di tutti quelli che la vedono. L'arrivo di Payne destabilizza completamente V, che accanto a Jane aveva ritrovato una forma di equilibrio. È un brusco risveglio dall'illusione che il lieto fine del suo romanzo avesse in qualche modo placato i suoi demoni. In realtà si sa che una vita di tormenti richiede una vita d'amore e di costanza per poter curare ferite affondate in profondità. 


In verità i nuclei narrativi come al solito sono vari e la Ward non ci regala solo la storia d'amore principale, che conquista il suo "vissero felici e contenti". In questo caso la coppia di amanti che sfida il destino e la natura sono  Manny e Payne, mossi soprattutto da un'attrazione fisica fulminea e assoluta che rivelano anche una natura istintiva e selvaggio da parte di Manello che ne rivelano una natura molto diversa da quella umana. Anche qui la Ward alla fine ci rivelerà l'arcano, svelandoci le origini del medico ed il suo legame con alcuni memebri della confraternita.


Quando l'amore trionferà, si cercherà un modo che, a differenza di tutti gli altri personaggi, permetterà a Manny di vivere tra i sue mondi, quello umano e quello vampiresco, condizione necessaria per una persona che legami ancora troppo stretti da entrambe le parti. Certo il racconto del l'amore tra Manny e Payne è una storia alquanto classica, con lui che la salva e rimette in piedi e lei che arriva a colmare il vuoto che l'esistenza di Manny ormai ha sviluppato. Il contrasto tra la loro diversa natura è un fattore drammatico poco intenso a questo punto della storia, perché già utilizzato e risolto in passato, anche se la soluzione trovata dalla Ward, attraverso il potere di Payne che dona a Manny l'eterna giovinezza è sicuramente affascinante. Ma l'emozione maggiore paradossalmente me l'hanno data i due vecchi colleghi ed amici, ovvero Manny e Jane, soprattutto nella parte in cui lui ricorda la sua collega e la reazione alla scoperta della sua morte, per poi incontrarla ancora sulla tomba vuota di lei, venuta per svelargli una verità incredibile.


L'altro filone narrativo è quello dedicato a Jane e Vishous, che arrivano in salvataggio di un libro carino, ma meno intenso degli altri. Per fortuna ci sono loro, insieme al fedele Butch, un trio legato indissolubilmente da amore ed amicizia, pronti ad appoggiarsi e a salvarsi l'uno con l'altro. V si rende conto che i problemi che si porta dentro non sono risolti, ma capisce anche che deve imparare a condividere e parlare con le persone che lo amano, Jane e Butch fra tutti e questo ci permette di recuperarlo dalla disperazione assoluta in cui era caduto.


Un altro triangolo presente nella storia è quello costituito da Qhuinn, Blay e Saxton, a cui però non viene dato molto spazio. Sicuramente fondamentale è il momento di consapevolezza di Qhuinn, che si rende conto di amare Blay in maniera diversa da quanto sostenuto fino a quel momento e confesserà il suo cuore a Layla, che ancora si aggira per la grande mansione alla ricerca di una soluzione per la sua vita. In verità entrambi sembrano due personaggi irrisolti che condividono timori simili e paura della solitudini. Blay, pur legato a Saxton, sembra ancora amare l'amico, ma il suo timore di un terzo rifiuto lo ha fatto in qualche modo allontanare. Le loro vicende diventano pian piano sempre più interessanti.


Nel volume vengono presentati anche nuove figure, alcune decisamente losche, come la Banda dei Bastardi, arrivati direttamente dal Vecchio Continente. Tra loro spiccano soprattutto Xcor e Throe. Più selvaggi dei fratelli, sono vampiri che combattono per il gusto di uccidere più che seguire un codice di onore e che sembrano intenzionati a fare la guerra a Wrath, privandolo del suo trono. Se quando compaiono in scena non suscitano molto la mia simpatia, devo dire che Xcor e Throe pian piano mi hanno convinto anche perchè alla fine sembrano avere più onore di quello che ipotizzano. Ovviamente sono sicura che la Ward stia preparando il terreno per nuovi romanzi.


Come ultimo filone narrativo ritroviamo un volto amico, José de la Cruz che è affiancato da un nuovo collega, un certo Thomas Del Vecchio, piuttosto spericolato. I due sono sulle tracce di un assassino seriale che alla fine sarà ucciso da Throe, ma quello che ho trovato più emozionante è stato sicuramente il momento in cui José ascolta una voce con un forte accento bostoniano che fa la segnalazione del primo omicidio. Nello stupore e nel desiderio che si tratti della voce del vecchio collega, scomparso nel nulla, è riuscito a conquistare tutta la mia attenzione.


Nel complesso il volume è interessante, con storie sicuramente più belle di altre, forse con un'eccessiva dispersione con la presentazione di troppi filoni non sempre ben collegati tra di loro.



FRASI TRATTE DAL ROMANZO


"Non posso permettermi neanche il lusso di un momento di falsità!"(Payne parlando a Manny)


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"Vishous è così difficile da raggiungere, a volte!", disse Jane ad un certo punto. "E' lì davanti a me...eppure non riesco a toccarlo.


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In quel momento giunsero ad un'intesa, il tipo di vincolo silenzioso che costituisce la forza e il fondamento di ogni famiglia, che i suoi membri siano uniti per nascita o per i casi della vita.(Jane e Payne)


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La vita è come te la costruisci tu,  a prescindere da dove ti ha piazzato il fato, logica o libero arbitrio.


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L'accento di South Boston era così chiaro e familiare che fu come se il tempo, coinvolto in un incidente stradale, fosse stato catapultato all'indietro per un brutto colpo di frusta.(José ascoltando la voce di Butch)


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"Non ho parole. Sedici lingue, ma neanche una parola"(V a Jane)


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"L'amore trionfa su tutto tranne che sulla realtà...che vince sempre e comunque!"(Manny parlando a Jane)


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"Non vi giudico dal sesso della persona che amate...ma da come lo amate!"Allora dovresti odiarmi...Perché gli ho spezzato il cuore.(Layla e Qhuinn parlando di Blay)


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"Il guaio è che il corpo ha bisogno di molto meno dell'anima per accendersi.(Manny a Payne)


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"Sei la ragione per cui scendo dal letto ogni sera, e quella per cui non vedo l'ora di tornare a casa ogni mattina. Non la guerra o i fratelli. Nemmeno Butch. Sei...tu.(Vishous a Jane)

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