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lunedì 27 marzo 2017

Cosa leggiamo da Aprile? Ecco cosa offre la Mondadori

Continua la nostra escursione alla ricerca di titoli interessanti per arricchire il mese di Aprile.
Questo post è dedicato ai romanzi della Mondadori.
Iniziamo con un volume di ambientazione moderna, che ha come protagonista una donna decisa a tenere lontano le avventure sentimentali, fino a quando non incontra lui!



Johanna Walker sa cosa vuole dalla vita: un uomo disposto a prendersi cura di lei e del fratellino Cole, che hanno sempre dovuto cavarsela da soli. Ma quando Johanna incontra Cameron MacCabe, tutte le sue certezze crollano. Giovane, terribilmente sexy, Cam è il nuovo barman del Club 39 e Jo capisce subito che non riuscirà a resistergli a lungo. Lui, infatti, cerca in tutti i modi di avvicinarla, nonostante l’impenetrabile corazza che lei si è costruita nel tempo. E quando Cam si trasferisce nel palazzo di Jo, in London Road, nessuno dei due potrà ignorare il travolgente sentimento che provano l’uno per l’altra. Così, le loro vite e il loro passato…

Se preferite il genere storico, esce in edicola con la collana Passione, Dolcissimo furfante di Elizabeth Hoyt.



“Una storia che toglie il respiro e fa sognare.”
Kathe Robins
Solo un uomo tanto audace e sconsiderato, un vero libertino, poteva turbare l’animo di Eve Dinwoody! Sorella del duca di Montgomery, morigerata e parsimoniosa, Eve da sempre ama trascorrere le giornate in mezzo ad antiche miniature, gettando di tanto in tanto qualche seme alla sua colomba. Ma quando si ritrova coinvolta in affari con Asa Makepeace per la gestione dell’Harte’s Folly, la passione improvvisa incendia l’imperturbabile cuore di lei. E anche per Asa, abituato a trattare con soprani egocentrici e tenori volubili, il temperamento di Eve rappresenta un’irresistibile follia…


Se apprezzate non solo la storia, ma anche un pizzico di fantasy, questo è il libro per voi: Schiava di Virginia Henley.



Non c’è niente da fare, lady Diana Davenport non riesce ad apprezzare i molli damerini londinesi del suo tempo e per sfuggire alla noia si rifugia nella lettura, divorando le appassionanti storie di un passato antico ed eccitante. Affascinata dalla magia di epoche remote, dunque, quando Diana per caso s’imbatte in un elmo antico non resiste alla tentazione di indossarlo, e come per incanto si ritrova al cospetto del generale romano Marcus Magnus. Arrogante e irresistibilmente pieno di fascino, il generale non crede che la splendida straniera provenga dal futuro, e pensa invece che sia una spia dei druidi, destinata per questo a divenire la sua schiava…

Sempre nella collana introvabili esce un volume di Julia Quin.



Eleanor Lyndon sta passeggiando e pensando agli affari suoi quando Charles Wycombe, conte di Billington, letteralmente piomba nella sua vita, precipitando da una grande quercia, in stato di evidente ubriachezza. Charles è uno degli scapoli più ambiti della contea e persino Ellie, che certo non si può annoverare tra le fanciulle da marito più ambite, ne è consapevole. Eppure, proprio mentre lo riaccompagna al suo calesse, Charles le chiede di sposarlo! Un matrimonio d’interesse, certamente, perché alla vigilia dei trent’anni, rimanendo scapolo, il conte rischia di perdere una cospicua eredità. Con queste premesse, come potrà mai impostarsi la futura relazione coniugale?
Qualsiasi sia la vostra scelta, buona lettura!


domenica 26 marzo 2017

Il bacio dello scorpione di Anne Stuart

     Con Il bacio dello Scorpione leggiamo il terzo romanzo della saga dei Rohan e lasciatemi dire che il livello torna a salire.

La protagonista è la figlia di Adrien Rohan e Charlotte Spenser, Miranda Rohan, ma a dominare la scena è lui: 
Lucien De Malheur, lo Scorpione
 
     Personaggio oscuro che affascina per la sua ambiguità. Per vendicarsi di uno dei fratelli di Miranda che a suo dire ha causato il suicidio della sorellastra, decide di vendicarsi disonorando la sorella di questi. Naturalmente, non intende sporcarsi personalmente le mani, anche perché, in tal caso, sarebbe costretto a sposarla per riparare al danno fatto e lui non ha alcuna intenzione di impalmare una Rohan. 
 
La sua vendetta è più subdola. Paga un giovane aitante e senza fortuna, discretamente accolto in società, perché la rapisca, la violenti e la sposi, come forma di riparazione. In cambio otterrà un mucchio di soldi e la dote della moglie. L'onta ricadrà sulla famiglia Rohan e lui si sentirà soddisfatto.
 Sfortunatamente per lui le cose non andaranno come sperato. Christopher St. John riesce a rapirla e anche a violentarla, ma lei non è affatto disposta a sposarlo e la famiglia l'appoggia. Preferiscono il disonore, piuttosto che un'unione con lui.
 Che fare a questo punto? Lasciare che la signoria, non più vergine, si rifaccia una vita alla faccia della società perbene, che l'ha messa al bando? Non è da lui.
 
Miranda ha accettato la sua condizione di reitta e vive ai margini della buona aristocrazia, in una casa messa a disposizione della famiglia, circondata dall'affetto di poche e vere amicizie. Le possibilità di sposarsi si sono ridotte a zero, ma non se ne cruccia eccessivamente, anche se, a volte, si annoia e smania per trovare qualcosa da fare.
 
Così, in un pomeriggio piovoso esce comunque e durante un incidente, che per fortuna non si rivelerà grave, viene tratta in salvo da Lucien De Malheur, noto come lo Scorpione.
 
I suoi uomini intervengono prontamente portando soccorso ai cavalli, mentre lei viene fatta salire sulla lussuosa carrozza di quest'uomo  che si tiene nell'ombra.
 
Miranda vorrebbe vederlo, ma lui le dice che le evidenti cicatrici sul volto lo rendono molto poco gradevole alla vista, ma se è così curiosa di conoscerlo, potrà farlo alla festa che darà da lì a pochi giorni.
 Ignara dei piani diabolici di quell'uomo, la nostra protagonista si presenta all'incontro, facendo la sua conoscenza. L'immagine che si è costruita nella sua mente non coincide con la realtà. In verità lo trova molto affascinante e una volta abituatasi alle cicatrici ne scopre anche l'avvenenza. I modi di Lucien sono gentili e nulla lascia trasparire l'odio che invece cova per la sua famiglia, fino a quando un giorno sventuratamente Miranda scopre l'ostilità tra lui e i suoi fratelli e si reca da lui per chiedere una spiegazione.
 
Luciene si toglie la maschera e le comunica che da quel momento è sua prigioniera. La condurrà in un posto segreto, dove la sposerà, per tenerla segregata e lontana dai Rohan.
 A questo punto la nostra protagonista ha due possibilità: piangere e pregare di essere riaccompagnata a casa o combattere. Miranda sceglie la seconda opzione e poiché è difficile scappare senza essere riacciuffata, cambia atteggiamento. Diventa, all'apparenza, dolce e remissiva, con il solo scopo di irritare lo Scorpione.
 Il gioco diverte Luciene che non crede affatto alla sua prigioniera, così rincara la dose, dicendole che la sposerà, ma la notte di nozze sarà consumata con un'orgia dell'Esercito Celeste. Per chi non avesse ancora letto gli altri romanzi, l'Esercito Celeste è un'organizzazione che si dedicata a consumare depravazioni sessuali, ammantandoli di sanatismo.

 Miranda è terrorizzata, ma non è per niente disposta a fare marcia indietro, anche perché nel frattempo si è innamorata del suo carceriere.
 E lui? Si dimostrerà disposto a immolare la donna che nonostante tutto ama al sadico piacare della vendetta?
 Come vi accennavo all'inizio di questo post, con il terzo volume della saga Rohan il livello si alza nuovamente con due personaggi determinati e caparbi che fanno scintille dalla prima all'ultima pagina.
 Leggendo di Lucien, ho pensato che finalmente un'autrice di rosa aveva il coraggio di alzare l'asticella, consegnandoci un personaggio ostico, difficile da amare, pieno di fascino e di contraddizioni, che tiene il lettore attaccato alla storia, per vedere come andrà a finire.
 A fine lettura resta un retrogusto amaro, perché ti chiedi quanto potrà amarla, dopo tutto il male che le ha fatto.
 
Il lieto fine è come sempre assicurato, ma nell'ombra resta la paura che nel tempo le ombre che popolano la sua anima possano tornare, anche se abbiamo imparato a conoscere Miranda e sappiano che saprà tenergli testa.
Assolutamente da leggere.

sabato 25 marzo 2017

IL GIOCO DELLA SEDUZIONE di Susan Elizabeth Phillips


Questo romanzo l'ho scoperto per caso, su suggerimento di un'amica. Volevo qualcosa di divertente, moderno e non troppo impegnativo e non so come mi sono ritrovata tra le mani il primo volume della saga CHICAGO STARS di Susan Elisabeth Phillips, composta da sette volumi dedicati alla squadra di football americano dei Chicago Stars, con vari personaggi accattivanti che finiscono per commuovere e divertire allo stesso tempo.

Confesso che in un primo momento non ero tanto convinta dall'idea dello sportivo come protagonista di un romance,  perché temevo la storia di un ragazzino pieno di sé e con poca sostanza, ma Calebow, il mitico allenatore della squadra di football americano, è ben lungi dall'essere quello che si può definire un ragazzo. È  stato una stella del firmamento sportivo ed ora è l'intrepido allenatore dei Chicago Stars.
La sua personalità, dura, decisa, un pizzico maschilista,  è in netto contrasto, all'apparenza, con quella della nostra eroina di turno, ovvero Phoebe Somerville, la figlia maggiore del proprietario della squadra, eredita alla morte dell'uomo. La bionda e apparentemente svampita figlia di Bert è stata la Regina delle cronache rosa e degli scandali, prima che la vita le affidi il compito incredibile di condurre gli Stars alla vittoria nel giro di un anno. 

Facile a dirsi che nessuno crede che la bionda svampita, amante per anni del vecchissimo pittore spagnolo Flores, possa essere capace di capire un mondo così maschile, ma lei si butta nell'impresa con grande entusiasmo. In realtà Phoebe è ben lontana dalla mangiatrice di uomini che tutti credono. È una creatura fragile, che non ha mai ricevuto amore, che nasconde tutti i suoi traumi dietro al rossetto, allo smalto ed abiti appariscenti, non ultima la violenza subita da ragazza che l'ha portata a costruirsi una corazza per difendersi dal mondo.


La Phillips riesce abilmente ad avvicinare nel corso della storia due personaggi molto lontani tra loro, delineandoli con tutte le loro sfumature, presentandoli come estremamente reali nelle loro reazioni. Dan spesso perde le staffe soprattutto quando si scontra con Phoebe ed il suo modo di vedere. Quando reagisce di impulso il più delle volte si trasforma in un uomo odioso, ma il momento dopo lo vediamo già mangiarsi le mani per quello che ha fatto e detto e nel suo desiderio di sprofondare dieci metri sotto terra ci colgo una realtà emotiva apprezzabile.


Dall'altro lato Phoebe è fragile all'apparenza, decisa ad affrontare i suoi traumi e assolutamente naturale nel suo desiderio di un uomo ed una vita familiare. Pensa che Dan possa essere la persona giusta, ma il più delle volte finisce con litigare con il coach e quindi cerca di stargli lontano, anche perché il peso del suo passato la induce a credere a volte che non saprà mai superare i suoi traumi ed essere una donna completa. Dan da parte sua è alla ricerca della moglie perfetta, quella che saprà ricoprire il ruolo al suo fianco. Peccato che a disturbare i suoi progetti intervenga la passione intensa e prorompente che li unirà al di là di qualsiasi logica.


Romanzo interessante, spumeggiante e pieno di battute divertenti, senza per questo essere superficiale. Lo consiglio a tutte quelle che amano le storie d'amore con un pizzico di comicità.



ORO SANGUE di J.R. Ward


Ho faticato un po' a ritagliarmi del tempo da dedicare alla recensione del sesto volume de LA CONFRATERNITA DEL PUGNALE NERO, pur avendo amato questa saga quasi nella sua totalità, in quando ogni volume è ricco di spunti e di storie che alla fine, in un modo o nell'altro, ti conquistano. I vari personaggi sono diventati in qualche modo degli amici che riconosco da un gesto o da una battuta, abilmente creati dalla penna di un'autrice che li caratterizza tutti con una propria personalità, anche diversa l'una dal'altra. 


Basta poco per vedere il mastodontico Wrath colto in un suo gesto abituale, ovvero quello di di togliersi gli occhiali da sole per  massaggiarsi gli occhi in segno di stress o Rhage arrivare con una delle sue battute divertenti o la sua fame insaziabile. Eppure, tra tutti i fratelli finora incontrati, Phury è quello che mi ha suscitato più perplessità e la sua storia d'amore con Cormia, l'Eletta destinata a diventare la sua prima compagna, non è riuscita a prendermi come tutte le altre.  Il racconto del loro amore mi è parso tra i meno coinvolgenti, separati l'uno dall'altro, ciascuno preso dal proprio percorso di crescita o di distruzione e devo dire che sono stata portata avanti nella lettura soprattutto da tutti gli altri personaggi a cui viene dato uno spazio da coprotagonisti effettivamente molto ampio.


Sarà che la propensione al sacrificio di Phury mi è parsa spesso come un tentativo di autodistruzione, una forma di fuga dalla vita e dalle sue responsabilità, oltre che dal dolore. Certo la sua scelta di immolarsi alla Vergine Scriba per diventare il suo Stallone da Monta per le 40 Elette che vivono nell'Altra Parte, in attesa di essere "usate" per il nobile scopo di incrementare la razza dei guerrieri, è stato apprezzato soprattutto alla luce del fatto che ha permesso a V. di coronare il suo amore per Jane e di questo gli sarò eternamente grata.


Quello che però domina Phury è in questo volume è la sua  dipendenza dal fumo rosso, a cui si è abbandonato per superare il rifiuto di Bella, che gli ha preferito il fratello Zsadist. Adesso non c'è più amore, ma solo disperazione assoluta, che portano il personaggio vero gli abissi della distruzione, al punto da diventare un pericolo per tutti loro.
La base della sua disperazione però mi è incomprensibile, soprattutto se si pensa che infondo Bella non lo ha mai amato e la sua è stata solo una fantasia. Cormia invece sembra vivere e crescere in un universo tutto suo, quasi lontano da Phury, mentre scopre la realtà nuova in cui il Primale l'ha portata, ma la maniera in cui lui la lascia sempre sola, abbandonata a se stessa, è davvero avvilente, come la sua incapacità di ribellarsi pienamente e di conquistare uno spazio nel mondo.


Le quattro pareti della camera da letto in cui lei si rinchiude in qualche modo ricordano l'isolamento dell'Altra Parte in cui l'Eletta viveva prima dell'incontro con Phury. A lui spetterà il compito di  creare un nuovo ordine e  una nuova tradizione per poter affrontare la guerra che diventa sempre più insidiosa e che permetterà a Cormia di avere la vita che voleva. 


Alla fine questa coppia di innamorati appare per tutto il romanzo troppo reticente ed insicura nei propri sentimenti, incapaci di lottare per l'affermazione di quello che provano davvero. La Ward si è concentrata più sulla loro dimensione interiore, sul loro percorso, senza offrirci una storia d'amore disperato alla Bella e Zsadist, alla Rhage e Mary, o Vishous e Jane. Nel caso di tutte queste altre coppie ho trovato quella ragione disperata che diventa la base della propria esistenza, che cambia il baricentro dell'universo di ciascuno di loro. Quando l'amore viene visto in maniera così viscerale, assoluta, ci appare logica persino la disperazione di Thor, scomparso dalla vita di tutti loro, persino del piccolo John, dopo la perdita straziante di Wellsie. La scomparsa della propria shellan è vista come il dolore insuperabile per un guerriero. Eppure confesso che fino alla fine del romanzo, Phury mi ha dato la sensazione di aver accolto Cormia come un ripiego, non come l'amore che purifica e riscatta. Inoltre, spesso dominato dal famoso Mago, Phury fa delle scelte quanto mai discutibili che lo isolano e allontanano dal gruppo.


Alla fine confesso che la bellezza di questo sesto volume l'ho trovata soprattutto negli altri personaggi, che portano la storia avanti con passione e coraggio trasformando anche questa parte in una lettura fondamentale per le vicende della Confraternita. John, Quinn e Blay dominano la scena con la loro amicizia e con la contrapposizione con Lash. Il tragico passato di John, da lui mantenuto segreto anche con Thor, viene alla luce nel peggiore dei modi e Quinn, il più focoso del gruppo, pur di difendere l'amico ,compirà un gesto destinato a stravolgere il loro destino. 


Si chiarisce anche il suo rapporto con Blay, che sembra al momento destinato a covare un amore non corrisposto per l'amico. I tre vengono accolti nella Confraternita con un ruolo diverso da quello di fratello, ma comunque attivi nella lotta. Toccante il momento in cui John ritrova Thor (recuperato da un singolare nuovo personaggio odiato da tutti, Lassiter, l'angelo caduto), ma il vampiro che è tornato non ha più nulla a che vedere con il maschio felice che lo aveva accolto nella sua casa. La gioia di John quindi è velata di tristezza e di timore per la disperazione che potrebbe travolgerlo di fronte all'ennesima perdita. 


Il rapporto tra John e Xhex si approfondisce anche se lei, pur provando una strana attrazione per il ragazzo, lo mantiene a distanza. Bellissima la scena in cui lui, completamente ubriaco, la insegue e nell'immagine allo specchio di se stesso sembra quasi riconoscere il vecchio Io, quel Darius di un'altra vita, che è il geloso segreto che l'autrice custodisce con i suoi lettori. I lineamenti di John gli sono estranei; solo gli occhi gli sono familiari, lo sguardo di un uomo vecchio, o meglio "antico".   Adoro John e confesso che  è uno dei miei personaggi preferiti.


Se la storia di Phury e Cormia resta alquanto fredda, il romanzo è corale e arricchito di splendidi personaggi che conquistano, basti pensare a Quinn, rifiutato dalla famiglia perché diverso e quindi imperfetto, per via di un occhio verde ed uno azzurro. Il modo in cui il suo stesso sangue lo ripudia è avvilente, come tenero il momento in cui, grazie ai fratelli, si rende conto di non essere più solo e di aver trovato una vera famiglia pronta ad accoglierlo. Sarà l'incaricato della sicurezza di John e anche il nuovo tatuaggio fatto dalla sapiente mano di V sembra aggiungere fascino al personaggio.


 Intanto assistiamo alla metamorfosi di Lash che si trasforma nel malefico figlio dell'Omega. Aveva già tutte le carte in regola, a mio parere, e nel romanzo assistiamo al salto di qualità. Peccato che nessuno sembra essersi reso conto che il ragazzo è ancora vivo e peggio ancora che sia diventato lo strumento principale dell'Omega. In questo volume la guerra tra vampiri e lessers infatti è diventata feroce, con perdite terribili da parte della glymera. Rhevenge viene nominato nuovo leahdyre, malgrado l'oscuro segreto sulla sua natura. Molto spazio viene dato anche al Reverendo, di cui scopriamo pezzi del suo passato, come l'omicidio del padre, un symphat da cui ha ereditato una parte della sua identità, quella malefica. Rhev è in lotta continua con il suo lato malvagio.

L'amore per la madre e la sorella in qualche modo lo tengono ancorato al lato morale, al bene, ma il modo in cui, attraverso la dopamina, cerca di annullare la sua natura è comunque terribile a vedersi, in quando vive come sospeso. Emerge in queste pagine la sua lotta continua, asfissiante, che lo induce quasi a vedere qualcosa di positivo nel suo rapporto malato con la Principessa, ovvero la Carnefice che lo ricatta da ben 25 anni. Solo con lei, infatti, può vivere momenti di assoluta libertà, anche se a carissimo prezzo.


Nel complesso il romanzo è imprescindibile, come dicevo prima, nell'evoluzione della storia e un buon voto lo merita grazie alle vicende degli altri personaggi. Phury e Cormia, come coppia meritano una sufficienza, ma considerando le emozioni che regalano gli altri il giudizio si alza.


FRASI TRATTE DAL ROMANZO




ORO SANGUE

"Blay era di quanto più simile ad un angelo Qhuinn avesse mai conosciuto.

***

"Non avete di che preoccuparvi. I giusti non sempre operano correttamente, ma le loro anime restano pure"
(Lassiter l'angelo Caduto)

***

"Mi sento come se fossi su uno scaffale. Come se mi avessero dato le parole della storia della mia vita, ma come se fossi un libro non letto.

***

"Darei la mia vita per te, con o senza quel pezzo di carta!"
(Qhuinn a John durante il giuramento di fedeltà)

***

"Per nessuna buona ragione, pensò a Xhex. Xhex era una tempesta fatta di sfumature di nero e grigio ferro, potere al guinzaglio, ma non per questo meno letale nel suo controllo. Cormia era un giorno di sole che proiettava un arcobaleno di luce. Si mise una mano sul cuore e si inchinò per poi andare. Mentre si avviava verso la sua camera, si chiese se preferiva la tempesta o il sole.

***

Questo era il dono della guarigione, pensò. L'abilità di essere qui in questo momento, con la femmina che amava ed esserne pienamente consapevole, completamente sveglio, completamente presente, senza smorzature.

***

"Cosa ti porta nella mia proprietà? chiese Rhev reggendo la tazza con entrambe le mani per assorbirne il calore.
"Ho un problema!"
"Mi dispiace ma non posso risolvere i tuoi problemi di personalità
(Rhev a Lassiter)

***

"Se mi conoscessi davvero, tutto quello in cui credi cambierebbe.
"Il tuo cuore resterebbe lo stesso ed è quello che amo.

*****





DESIDERI E PREGIUDIZI di Nicole Jordan


Dopo la piacevole lettura di MAESTRO DI SEDUZIONE, secondo volume della saga SCHERMAGLIE D'AMORE, ho deciso di approfondire la scoperta di quest'autrice americana di cui non avevo ancora letto niente, ma che in qualche modo aveva continuato a tentarmi dagli scaffali delle librerie e dalle bancarelle delle edicole del mio paese, forse anche per una somiglianza con un'autrice di Harmony della mia infanzia, ovvero Penny Jordan.


Fatto sta che il primo romanzo che ho letto è stato alquanto piacevole e mentre aspetto che un'amica mi mandi gli altri volumi della saga, dedicati alle altre sorelle Loring, ho trovato un altro suo volume, ovvero DESIDERI E PREGIUDIZI, primo testo di un'altra serie dedicata questa volta ai grandi amori della letteratura e del passato, conosciuta come AMORI DA LEGGENDA. In verità in questi romanzi non si raccontano storie note e storiche dei grandi amori, ma piuttosto si applica la teoria piuttosto intrepida di Katharine Wilde, sorella del Marchese di Beaufort, secondo cui ogni membro della sua famiglia (composta da un fratello adottivo e da uno maggiore e da due cugini) è destinato a trovare l'amore della sua vita sul modello di una grande coppia della letteratura o della storia.


Katharine, Jack e Ashton fanno parte del ramo della famiglia Wilde, legata ai Marchesi di Beaufort, mentre Quinn, conte di Traherne, e la sua sorellina Skye, sono i cugini che vivono nella tenuta vicino. Da sempre legatissimi, quando i loro genitori muoiono in un naufragio, durante un viaggio fatto dai quattro, la responsabilità di tutti quei bambini cade sulle spalle di zio Cornelius, uno studioso più interessato ai libri che alla vita reale, che si ritrova a dover crescere ragazzini adolescenti e piuttosto turbolenti.


Ashton è il fratello maggiore ed in qualche modo si sente investito del compito di badare a tutta la sua famiglia, ma non è per niente pronto a impalmare la prima donna di buona famiglia che sia disposta a farsi carico della sua turbolenta parentela, anche se Katharine sogna da sempre di farlo sposare. Quando un giorno, durante un ballo organizzato proprio dalla sorella minore, Ash vede in difficoltà Maura Collyer, la migliore amica di Cate e Skye, non immagina di cadere in una rete tesa proprio dall'amata congiunta. 


Katherine è preoccupata per Maura, la sua amica indipendente e testarda, che, dopo la morte del padre, si è ribellata alla volontà della matrigna, è si è dedicata all'allevamento di cavalli purosangue. Quando la donna, per pagare i suoi debiti e per permettere alle sue due figlie di debuttare e trovare dei corteggiatori, vende l'adorato Imperatore, il suo cavallo più prezioso, all'odioso Lord Deering, Maura è pronta a tutto pur di riappropriarsi del cavallo.


Quando Ash, che conosce la ragazza da sempre, la sorprende durante la festa mentre litiga con Lord Deering, in un primo momento pensa ad un litigio tra amanti e quasi ne è compiaciuto, in quanto si è sempre sentito attratto da Maura, ma essendo lei una gentildonna di buona famiglia l'ha sempre tenuta a distanza, non interessato all'unico mezzo che gli permetterebbe di averla, ovvero il matrimonio. Maura però non è per niente una giovane e fragile debuttante, al punto da arrivare allo scontro fisico con il suo avversario.


Coinvolto suo malgrado nelle vicende, Ash si lascia pian piano sedurre dal carattere indomito della giovane amica della sorella, anche se non vuole credere che lei sia la sua anima gemella, destinata ad essere la sua Cenerentola, anche perché Maura non vuole nessun principe che intervenga per salvarla, anche se, quando decide di rubare Imperatore dalle stalle di Lord Deering per portarlo in Scozia, sarà proprio Ash ad intervenire per salvarla dalla vendetta dell'uomo e dalla giusta punizione prevista dalla legge. Nel frattempo l'attrazione divampa e l'amore, seppur deriso o evitato da entrambi, finirà per travolgere entrambi, senza via d'uscita.


Romanzo piacevole, accattivante e un buon inizio della nuova saga, anche se ho ritrovato elementi già visti nel precedente MAESTRO DI SEDUZIONE, come l'espediente del finto fidanzamento. Nel complesso resta comunque interessante l'idea di questi cinque ragazzi rimasti soli al mondo a cui sembrano destinate storie d'amore alquanto turbolente. Mi ha incuriosito Quinn il cinico ed il fascinosissimo Jack. Sulle ragazze ancora non mi pronuncio, ma spero di poter recuperare le loro storie. Per il momento il giudizio su quest'autrice è piuttosto positivo.