Translate

giovedì 2 febbraio 2017

Ti sposo ma non ti conosco

La trama di Ti sposo, ma non ti conosco mi intrigava parecchio e così mi sono decisa a intrufolarlo nell'infinita lista dei romanzi da leggere.


La copertina già vi suggerisce qualcosa, ma leggete qui e capirete:

Cosa può essere accaduto a due perfetti estranei per ritrovarsi ammanettati al letto di un albergo a duemila miglia da casa?
Lui non lo sa. Non sa nemmeno chi è.
Lei non lo sa. Sa solo che non dovrebbe essere lì, vestita da sposa in una suite da luna di miele. Perché si trova lì? E come ci è finita in quell’abito bianco?
Tutto sembra non avere senso e quando le cose sembrano andare meglio, ecco che compaiono documenti falsi per entrambi, una Colt semiautomatica, un test di gravidanza positivo e due loschi individui determinati a trovarli a qualunque costo!
Non c’è tempo per pensare o per ricordare, ma solo per fuggire e riuscire a capire che diavolo è successo il giorno prima, di cui entrambi non ricordano nulla.
Una fuga senza esclusioni di colpi, dove ogni certezza crolla miseramente, ogni ricordo viene stravolto da ciò che scopriranno e le carte del destino si rimescolano ogni volta.
Un viaggio che porterà i due protagonisti a percorrere l’intera America fino al definitivo colpo di scena.
"Ti sposo ma non ti conosco" è un romanzo ricco di suspense, mistero e azione con una vena comica e romantica.
Insomma, dovevo assolutamente scoprire che cosa era successo a questi poveri sprovveduti che si ritrovano legati ad un letto, vestiti ancora con gli abiti da cerimonia, senza avere la minima cognizione di ciò che gli è accaduto. Devo dire che mi sono divertita parecchio. Li ho seguiti nella loro roccambolesca fuga attraverso diversi Stati americani e ho provato ad elaborare ipotesi sull'accaduto, lasciandomi cullare dalla consapevolezza che alla fine avrei comunque scoperto il senso di tutto quello che accadeva loro.

Il romanzo è scritto a quattro mani da Josephine Poupilou e Derek Stevens e devo dire che la penna maschile si nota e arricchisce piacevolmente la narrazione, smielando quella che è alla fine una storia d'amore. Per le amanti del genere rosa, abituate ad un certo tipo di sviluppi, rappresenta una bella boccata d'aria, con una strutturazione del libro libro a metà tra il genere avventura e quello del thriller, anche se alla fine nessuno si farà male. Peccato solo che sembri un racconto, vista la brevità, ma nel complesso il mio giudizio è positivo e dunque mi sento di consigliarvelo tra una love story e un'altra.

La casa editrice Elister, vista la brevità della storia, ha pensato di arricchire il volume, pubblicando anche il racconto natalizio di Josephine Poupilou, Il giorno in cui ti ho incontrato.
Qui l'atmosfera è diversa e volge al romantico.
Vi lascio la trama, per farvi un'idea.


Lucille aveva solo diciannove anni quando sua madre l'ha cacciata di casa.
Rimasta sola, Lucille era andata a vivere nell'immensa tenuta che aveva ereditato da sua nonna.
Sono passati otto anni da allora e all'improvviso la sua sorellastra, Nicole, che non ha mai potuto sopportare, la chiama chiedendole di trascorrere il Natale insieme e mettere una pietra sul passato.
Lucille accetta e quando andrà alla cena della vigilia, incontrerà il futuro marito di Nicole, Xavier Blanc.
Con stupore scopre di averlo già conosciuto cinque anni prima. Quel passato in comune creerà subito una certa sintonia tra i due giovani, ma Nicole non ha nessuna intenzione di accettare un'intrusione di Lucille nella propria vita.
Ma allora perchè l'ha invitata alla festa? Nicole ha davvero voglia di ricominciare oppure ha riavvicinato Lucille con un secondo fine?

Il registro cambia notevolmente, tornando alle più classiche narrazioni romantiche, per regalare al lettore un sogno ad occhi aperti per la nostra Lucy che passa da una situazione difficile da gestire, con una madre indifferente e una villa da ristrutturare,  alla fiaba, grazie all'intervento del principe azzurro.


Tra i due racconti, ho preferito decisamente il primo. Molto più intrigante e originale. Il secondo, invece, potrebbe diventare la base per un romanzo ancora da sviluppare, dove il lieto fine arriva a conclusione di un percorso tortuoso e sofferto, che è la giusta ricompensa al sacrificio che ha reso possibile la realizzazione di un sogno. Insomma, a mio parere c'è materiale per una bella storia, che resta però ancora da scrivere e magari l'autrice lo farà, prendendo spunto proprio dai personaggi che ha creato in questo racconto. Detto questo, non mi resta che augurarvi,  buona lettura! E come al solito, dopo averlo letto, fatemi sapere la vostra opinione.

Nessun commento:

Posta un commento