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mercoledì 18 gennaio 2017

TUA PER SEMPRE di Elizabeth Lowell


Oggi ripulendo il vecchio deposito dove ho archiviato parte della mia vita, mi sono ritrovata tra le mani un vecchio romanzo di Elizabeth Lowell. Questa scrittrice suscita in me un sentimento strano, perché è stata la prima scrittrice di rosa (in senso stretto) che ho letto quando avevo solo 12 anni e fino ad allora avevo mostrato una preferenza per i classici inglesi, romanzi impegnativi e dall'atmosfera piuttosto cupa. Il rosa non era un colore che caratterizzava le mie letture.  


Poi un giorno d'estate, uno di quelli afosi dove si dovrebbe essere al mare invece che a cercare ombra in giro per la casa, ricordo di aver provato a vincere la noia rannicchiata su una vecchia sedia a sdraio, cigolante e pretenziosa, che avevamo sistemato davanti al televisore. Sentendo il desiderio di leggere qualcosa, recuperai un libro che mi aveva prestato una mia cugina, che a differenza mia era una divoratrice di questo genere di storie. Si trattava di un romanzo di Elizabeth Lowell dal singolare titolo di LA SIGNORA IN SETA.  Da allora di romanzi rosa ne ho letti tanti, alcuni buoni, molti meno, ma lei è stata in qualche modo la porta su questo genere e quindi un po' le sono affezionata. 


Il libro che ho ritrovato oggi non era comunque LA SIGNORA IN SETA che dovetti riconsegnare a mia cugina, fedele all'idea ancora oggi che tutto quello che ti viene prestato deve tornare a casa propria. Quello che acquistai anni dopo in un'edicola vicino al mare è TUA PER SEMPRE. L'eroina di turno è Evening Star e l'inizio della storia è di quelli che subito ti prendono, portandoti via. Incontriamo la nostra protagonista al tavolo da gioco dove la ragazza cerca in tutti i modi di impadronirsi di un diario che le è stato strappato e che contiene le informazioni per trovare un prezioso tesoro.

Non avendo nulla da puntare, decide di offrire se stessa, convinta di poter fare affidamento sulla sua abilità di baro. Ad essere tentato dalla partita è  Reno Moran, famoso in tutto il West per le sue doti di pistolero e giocatore di poker. Durante la partita però qualcosa va storto e la sparatoria e la scazzottata inducono Eve a fuggire, inseguita poi da Reno. È solo l'inizio di una storia avventurosa e romantica.  


L'ambientazione è lontana dalle crinoline e dai paesaggi nebbiosi della vecchia Inghilterra. Ci troviamo in America, nel pieno West, con  indiani e pistoleri, inseguimenti e battute essenziali, mentre i due protagonisti si arrampicano sulle montagne rocciose alla ricerca della famosa miniera d'oro spagnolo. Il viaggio diventa un percorso a due, dove emergono soprattutto i due protagonisti, Reno ed Eve, alle prese con questo viaggio solitario che li porta a relazionarsi solo tra loro due.


Reno è un uomo duro e pieno di pregiudizi nei confronti delle donne e dell'amore. Anche quando si renderà conto che Eve è davvero una ragazza innocente ed ingenua, farà comunque resistenza all'idea di lasciarsi andare, ma questo è forse tipico di tutti i protagonisti del genere. Pochi sono quelli che si offrono alle lettrici senza complessi emotivi, capaci di amare senza il peso di un passato traumatico. 


Il libro nel complesso è carino, ma risente un po' della presenza isolata dei due protagonisti, senza molti altri personaggi che possano in qualche modo dare un respiro più ampio alla storia. In generale è una lettura piacevole con un pizzico di avventura, nulla di eccezionale o di indimenticabile. Probabilmente dopo averlo letto lo dimenticherete altrettanto facilmente, ma è comunque adatto a chi cerca qualcosa di poco impegnativo e allo stesso tempo piacevole.




FRASI TRATTE DAL ROMANZO


 Reno: "Dio deve aver amato molto gli stupidi e le mosche, perché è sicuro come l'oro che ce ne sono moltissimi in giro.» 


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Eve:Gli uomini deboli fanno divertire, quelli forti distruggono. Questo fa chiedere alle donne che cosa stesse pensando Dio mentre creava l'uomo. 


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Reno: «Non mi lascio più ingannare da uno sguardo innocente da quando ero innocente io. Ed era molto tempo fa.» 


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Reno:Una volta scottati, la seconda si è prudenti. E si sta sempre al freddo. 


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 Una nave fatta di pietra, una pioggia asciutta e una luce che non getta ombre. 


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Reno: «Niente dura per sempre», osservò. «Nemmeno la roccia.» 


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Eve: «Non ti preoccupare, uomo dolcissimo. Sei al sicuro. Ho visto navi di pietra e una pioggia asciutta, ma perfino la più piccola delle luci getta un'ombra.»


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Reno: «L'amore è la luce che non getta ombre»


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Con il tempo, ognuno a modo suo, i figli di Reno ed Eve Moran presero le misure dei sogni fatti e dei sogni perduti, del dolore sopportato e del piacere ricordato. Ma soprattutto, ogni figlio scoprì la verità delle navi di pietra, della pioggia asciutta e il nome della luce trascendente che non getta ombre. E quel nome è amore.

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