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martedì 3 gennaio 2017

PROMISE OF THE ROSE di Brenda Joyce


PROMISE OF THE ROSE è il secondo volume della saga dei De Warenne e degli O'Neill, sicuramente una delle storie a cui è legata la fama di Brenda Joyce.  Anche in questo caso, come in quello di THE CONQUEROR, ci troviamo difronte ad un altro inedito, anche se fondamentale alla conoscenza delle origini di questa casata illustre.


Il lasso temporale tra PROMISE OF THE ROSE ed il precedente volume non è eccessivo in quanto ci portiamo avanti di una generazione, ritrovando anche i protagonisti precedenti che nel bene e nel male ci avevano convinti, ovvero il determinato Rolfe e la passionale Ceidre, anche se ormai li rivediamo maturi e finalmente appagati.


Il romanzo ha come protagonista maschile Stephen, figlio illegittimo di Rolf e Ceidre, e Mary figlia del Re Malcolm III di Scozia. Ancora una volta i due amanti si trovano su due fronti contrapposti. I Normanni sono i nemici che minacciano la sicurezza della Scozia e quando Stephen incontra Mary la rapisce, ignorando la sua identità. La ragazza, infatti, consapevole di rischiare di compromettere la posizione del potente padre, nega la sua origine, fingendosi la figlia di un contadino scozzese, non cedendo neanche quando Stephen la seduce. Quando l'uomo scoprirà che si tratta della figlia di Re Malcom deciderà effettivamente di raggiungere la pace attraverso un accordo matrimoniale.


L'amore ovviamente non manca a sopraggiungere con il dono di una rosa (simbolo del casato di Stephen) e la promessa di fedeltà. Ma il cuore di Mary è in bilico tra la lealtà al marito e quelle nei confronti del suo popolo, tanto che rischierà di compromettere la sua stessa felicità quando Stephen crederà che la donna l'abbia tradito per difendere il padre. Difficile sarà il cammino per riconquistare l'amore e la fiducia perduti.


In verità Stephen e Mary non mi hanno convito pienamente e tra loro e la coppia precedente sicuramente ho trovato più incisiva la prima. Non tanto Stephen, ma Mary di Scozia non possiede la decisione e la passionalità di Ceidre. Il contesto storico è ben presentato, con un paese lacerato dalle guerre intestine e dagli scontri interni tra normanni e scozzesi, mentre i De Warenne hanno iniziato quella scalata al potere che li porterà a diventare tra i casati più potenti di tutto il paese. 


Che nel loro sangue scorra non solo l'energia del soldato, ma anche l'astuzia dei politici, si intuisce chiaramente dal modo in cui Sephen approfitta della possibilità di rafforzare  il prestigio e la forza della sua famiglia ripudiando la fidanzata storica, Adele Beaufort  per sposarsi con Mary, anche contro la sua volontà. Trovandoci in un mondo rosa, ovviamente l'amore arriva a nobilitare quella che era una strategia strettamente politica ed i suoi dubbi sulla fedeltà della moglie (una fedeltà al suo paese) appaiono alquanto giustificati. 



Eppure la situazione è diversa rispetto a quella di Ceidre, nel senso che la protagonista precedente effettivamente era pronta a porre avanti le ragioni politiche a quelle del cuore, mentre Mary gira le spalle al padre e a tutta la sua famiglia, abbracciando l'amore del nemico.


In generale ci troviamo difronte ad un volume più corale rispetto a quello precedente, con maggiori personaggi che cercano di coinvolgere il lettore con le loro vicende ed i loro intrighi. Pur valendo sicuramente la pena, restano molte perplessità, come la mancata punizione di Roger responsabile del tentato omicidio di Mary. Comunque sicuramente è un tassello importante della fitta trama di questa famiglia. Da riscoprire per quelli che amano leggere le storie anche in lingua originale.

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