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lunedì 30 gennaio 2017

Lady Opaline di Virginia Dellamore

Con Lady Opaline ho completato la lettura dei tre romanzi di questa scrittrice di cui non avevo letto nulla, fino a pochi mesi fa, e ora leggerò anche Un lord da conquistare.

Il suo stile mi piace. E' romantico e sensibile. Le sue storie prendono e anche se, come ho riportato, a volte la contestualizzazione storica è vaga, il resto merita.
Alla fine credo sia una scelta consapevole dell'autrice, che non appesantisce il testo con eccessivi riferimenti al contesto storico. 
Inghilterra, '800. Opaline è una lady molto particolare: aristocratica, bella come il sole, con due splendidi occhi color fiordaliso, potrebbe ambire a sposare un duca. Ma a lei non importa nulla dei salotti mondani o di sfoggiare vestiti e sorrisi a Londra durante la Stagione; il suo desiderio più grande è vivere in campagna, tra il cielo e l’erba, a contatto con la natura, gli animali, e il ricordo della sua idilliaca infanzia. Un’infanzia finita con la morte del padre, la cui assenza ha lasciato un vuoto incolmabile nel suo cuore. Opaline è cresciuta così: insofferente alle regole, più brava ad arrampicarsi sugli alberi che a servire il tè, danzare il minuetto o lanciare sguardi languidi da dietro un ventaglio. A diciotto anni appena compiuti, Opaline è schietta, genuina, generosa e solare. Innamorata di un amico d’infanzia, il dolcissimo Edward, non osa rivelargli i propri sentimenti e si limita ad ammirarlo da lontano. Intanto, di notte, si reca nei boschi per distruggere le trappole dei bracconieri, cura gattini e colombi feriti, legge romanzi d’avventura e cavalca senza sella, provocando nella madre ben più di un sussulto d’angoscia al pensiero che la sua unica figlia femmina sia una tale scapestrata.
Quando Alexander Knight giunge nel Leicestershire dalla lontana America, Opaline si ripropone di detestarlo. Lui è l’antitesi di Edward: tanto quest’ultimo incarna l’idea fiabesca del principe azzurro, quanto Alexander è il perfetto prototipo del mascalzone. Sfacciatamente ricco e arrogante, Mr. Knight si contrappone ai damerini inglesi, è maleducato e materiale, passionale e cinico, e cela un drammatico segreto che risale al suo passato.
L’incontro fra i due si traduce ben presto in uno scontro di volontà saturo di scintille. Lui è attratto da questa insolita giovane donna che pare del tutto inconsapevole della propria bellezza, e lei è inquietata da un uomo così deciso e scandaloso che sembra nascondere l’inferno in fondo agli occhi.
Ma l’amore arriva dove la ragione si arrende.
Durante una sfolgorante primavera, tra balli, concerti, pic-nic all’aperto, incontri al chiaro di luna e viaggi rocamboleschi, Alexander e Opaline si avvicineranno più di quanto avessero mai immaginato, scoprendo cose impensabili l’uno dell’altra: che anche l’uomo dai modi più spietati nasconde un’anima, e basta una tenera scintilla a scatenare un incendio; che una donna innamorata è capace di uno straordinario coraggio; che la patria non è un luogo terreno ma il posto dove abita il cuore, e che un perdono sincero può dare più soddisfazione di un’atavica vendetta.
Un romance storico dolce e sensuale, con due protagonisti caparbi e un microcosmo di personaggi secondari, sullo sfondo della verdeggiante campagna inglese, della Scozia, e del tempestoso Oceano Atlantico. 
Lady Opaline mi è piaciuta molto. E' un personaggio di carattere, che ama  la natura e gli animali. Salva tutti quelli che incontra per strada. La sua bellezza ed il suo titolo nobiliare fanno dimenticare ai più le sue stranezze. Il suo modo di essere mi ha riportato alla mente, Beatrix Hathaway di Pomeriggio d'amore della Kleypas, anche se è più un'associazione mia, che un strizzatina d'occhio dell'autrice. Beatrix e Opaline condividono lo stesso amore per il mondo animale e probabilmente se si incontrassero in qualche bosco, diventerebbero subito amiche.


Opaline ha perso il padre a cui era molto legata, insieme alla casa di famiglia, per saldare i debiti e quando la conosciamo è innamorata da sempre del bellissimo e gentile, Edward. Un autentico principe azzurro. E' opinione generale che si sposeranno, ma in verità il ragazzo non si è mai dichiarato, anche se è sempre stato molto gentile ed attento.

In età da marito, Opaline è oggetto di attenzione da parte di parecchi giovanotti, anche se non è ricca, ma nessuno si espone, pensando che alla fine sposerà il giovane Edward.
Peccato che Alexander Knight, ricchissimo americano giunto in Inghilterra per affari e per vendetta, non si faccia tutti questi problemi e quando la scopre su un alberto, intenta a salvare una volpe, vorrebbe solo portarsela a letto.




Nonostante tutto, qualcosa lo frena. E' la figlia del vecchio proprietario della tenuta dove vive ed  è nobile. Una scelta di questo tipo potrebbe costargli cara. Almeno, così se la racconta, alternandosi tra l'idea di sposarla e quella di sradicarla dalla mente.

Nel frattempo, l'indecisione di Edward nei confronti di Opaline si chiarisce e la giovane, con suo grande sconvolgimento, scopre di essere innamorata di quell'arrogante americano, che non rispetta le regole e prende ciò che vuole.

Ad agitare le acque, ci pensa Mrs Moore, una giovane vedova attratta da Knight, disposta ad aiutarlo con Opaline, se lui le concederà i suoi favori.

Il rapporto tra Mrs Moore e Knight mi ha ricordato molto "Le relazioni pericolose" di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos, nel sottile gioco di seduzione e trame, che condurrano il libertino ad innamorarsi perdutamente della sua vittima.

Le somiglianze, però, si fermano alla soglia della porta. La storia è molto diversa e Mrs Moore si rivela leale fino alla fine con la protagonista, anche se è intorno a lei che si articolano tutti gli intrighi che alimenteranno le incomprensioni tra lei e il misterioso Alexander, che nell'ombra trama per vendicarsi di chi lo ha voluto lontano dall'Inghilterra.
Ripeto, mi è piaciuto molto questo romanzo e lo consiglio a tutte le romanticone che, come me, hanno un feeling con il mondo animale e si inteneriscono appena vedono un cucciolo in difficoltà. Se non siete delle anime green, lasciatevi sedurre da Mr Alexander Knight. Uomini come lui sono difficili da digerire all'inizio, perchè decisamente arroganti e sicuri di sé, ma alla fine si rivelano sempre i migliori; dotati di carattere, sanno lottare per ciò che vogliono e una volta innamorati, non ci sarà arroganza che tenga, vivranno solo per il loro amore.


 

domenica 29 gennaio 2017

SAGA DEGLI ANGELI CADUTI di Becca Fitzpatrick


Tra le saghe fantasy a sfondo rosa, che negli ultimi tempi hanno riscosso un certo entusiasmo da parte delle fans, mi sento di collocare anche quella frutto della penna della scrittrice statunitense Becca Fitzpatrick che risale a qualche anno fa, ma che spicca per il suo stile brillante e per la figura del suo protagonista, che possiede molti tratti del famoso "bad boy" che affascina molte lettrici.



Nata a Centerville, nel febbraio del 1979, laureatasi in medicina presso la  Brigham Young University, ha cominciato a dedicarsi alla scrittura solo dopo aver seguito un corso di scrittura creativa a cui l'aveva iscritta il marito. Il primo romanzo, dal titolo originale di HUSH HUSH (Il bacio dell'angelo Caduto), fu un tale successo da rappresentare la svolta nella sua vita professionale. 

Anche se oggi ha all'attivo anche altri volumi legati alla serie BLACK ICE, il successo maggiore è quello della saga degli angeli caduti i cui protagonisti sono Nora e Patch.


Il mondo degli angeli caduti, dei nephilim, dell'amore immortale e carnale trovano spazio nei quattro volumi che ci introducono nella vita di Nora Grey, assennata studentessa, con un triste passato (la morte dell'amato padre durante una rapina) che durante un corso estivo finisce per essere affiancata al peggior studente dell'istituto, il pericoloso Patch Cipriano. Tra i due nasce subito una forte attrazione, ma Patch è un tipo strano e dal momento in cui lo incontra la vita di Nora non sarà più la stessa, anche perché qualcuno sembra intenzionato ad ucciderla ed è pericolosamente legato a Patch.


Personaggi intriganti, battute pungenti, un mondo degli adolescenti per niente scontato, fanno di questa saga un piccolo gioiellino da scoprire per tutti gli amanti del genere.


1 - IL BACIO DELL'ANGELO CADUTO (Hush, Hush, 2009)


2 - ANGELI NELL'OMBRA (Crescendo 2010)


3 - SULLE ALI DI UN ANGELO (Silence 2011)


4 - L'ULTIMO ANGELO (Finale 2012)



venerdì 27 gennaio 2017

THE MILLER'S DANCE - POLDARK 9 - di Winston Graham


La lettura di THE STRANGER FROM THE SEA aveva aperto infiniti interrogativi e rendeva obbligatorio il passaggio successivo a THE MILLER'S DANCE, nono volume della saga dedicata alla famiglia dei Poldark. Se questo nuovo libro in qualche modo arricchisce la storia della coppia centrale, con l'arrivo di un nuovo figlio, devo dire che la mia impressione generale sui due più grandi, Jeremy e Clowance, sfortunatamente non migliora, in quanto quelle che erano a mio parere le debolezze della nuova generazione, restano tali e si rafforzano anche in questo volume.


Certo avere un padre come Ross Poldark inibirebbe qualsiasi figlio, nel senso che nel confronto è sempre difficile tracciare una propria strada, ma per un lettore affezionato come si può dimenticare lo spessore di questa figura narrativa e lasciarsi coinvolgere nelle vicende personali e sentimentali di un ragazzino che si invaghisce di una donna che preferisce il denaro all'amore, che viene trascinato dalle iniziative di un avventuriero senza né arte né parte?


Se da un lato il contraltare maschile di Ross, ovvero Jeremy, mi lascia alquanto perplessa (pur seguendo le sue avventure con un barlume di speranza che possa in qualche modo riprendersi), dall'altro lato abbiamo Clowance Poldark, ragazza che ci viene descritta da Graham in un primo momento come una donna piena di possibilità, in qualche modo avvolta di quel potere magico che Demelza ha sempre posseduto, ovvero quello di conquistare l'attenzione degli uomini senza quasi rendersene conto. Basti pensare allo stesso George Warleggon, risvegliato innegabilmente dal letargo del lutto per la perdita di Elizabeth da un incontro con la figlia del suo peggior nemico.


Anche a distanza di anni, dopo che George si è deciso a risposarsi scegliendo una moglie altolocata, la figlia di un Duca, Harriet, completamente diversa da Elizabeth e quindi spiazzante e neanche lontanamente adatta ad un uomo come lui, rivedere Clowance Poldark su di lui esercita sempre una strana fascinazione che lo disgusta. È come se lei fosse in grado di risvegliare l'uomo istintivo che c'è in lui e che George preferisce decisamente dimenticare. Basti pensare alla festa in cui la ragazza partecipa invitata da Valentine.


Ovviamente si tratta solo di un sentimento interiore di George. Graham non arriva mai a prospettare l'indicibile, ovvero una possibile relazione tra George e Clowance che sicuramente scatenerebbe una guerra tra lui e Ross peggiore di quella nata anche per colpa di Elizabeth. Clowance è troppo giovane e circondata da pretendenti. È solo una presenza che inquieta l'animo di George.


La ragazza non sembra rendersi conto del potere che ha, o forse non vi attribuisce importanza, malgrado tutti la corteggino e siano pronti a chiederla in sposa. Lei ha perso il cuore per il peggiore di tutti (a mio modesto parere), ovvero Stephen Carringhton. Non riesco proprio a farmelo piacere, malgrado abbia provato in tutti i modi ad aprirmi a questo personaggio.


Graham ce lo presenta come un uomo problematico, un ragazzino senza famiglia, finito in prigione per aver rubato delle mele, adottato poi da un'altra famiglia, diffidente e avventuriero. Anche se posso provare simpatia per certi aspetti del suo carattere, la verità è che non sopporto il modo sprezzante con cui entra nella famiglia Poldark, le sue considerazioni su Ross e Demelza, le bugie continue, il suo approccio nei confronti della stessa Clowance, o il modo in cui finisce per coinvolgere Jeremy nelle sue disavventure.


Clowance prova per lui un'attrazione più forte di qualsiasi logica del cuore. Ovviamente Graham parla di amore, ma la verità è che un lettore di oggi facilmente coglie un coinvolgimento fisico della ragazza, più che un sentimento completo e assoluto. Quando Demelza si innamora di Ross, non vede solo un uomo attraente che la fa sentire donna. Dona il suo cuore ad una persona che l'ha salvata, che pur facendo parte di una classe sociale molto più in alto della sua, mai si permette di considerarsi superiore agli altri. L'amore diventa un sentimento completo che con gli anni si arricchisce. Non è solo attrazione fisica, ma qualcosa di più profondo.


Clowance non approva Stephen, il modo in cui vive, come si comporta con il prossimo, la pessima fama che ha per via delle tante donne, ma quando lo vede l'ormone smarrisce qualsiasi logica e finisce per perdonargli qualsiasi cosa. Poco importa che il tradimento con Violet ci venga presentato da Graham quasi come un atto di pietà esercitato dall'uomo nei confronti di una ragazza che sta morendo e se ne vuole andare conoscendo anche l'amore fisico. Stephen è sempre pronto a rinfacciare a Clowance il fatto che non voglia concedersi prima del matrimonio in nome di valori che lui non condivide. Pur dicendo di amarla sinceramente, non si riesce a capire se la sua è solo una fascinazione fisica.


Clowance finirà per rompere il fidanzamento in seguito ad un bruttissimo litigio tra lui e Ben Carter, che confesso è tra i pretendenti della ragazza uno dei miei preferiti. Lei però non ricambia il suo amore, non sentendosi minimamente attratta dal figlio di Jinny e Jim Carter e quindi, nonostante lei abbia rotto con Stephen, dopo che l'uomo ha ferocemente offeso il ragazzo, preda della gelosia quando li vede uscire da soli dalla miniera (in realtà i due erano emozionati ed entusiasti per aver scoperto la presenza di reperti antichissimi che avrebbero potuto risollevare le sorti del posto), non ho molte speranze che possano diventare una coppia.


Ross arriva ad un accordo con Stephen, dandogli la possibilità di restare ancora tre mesi nella casa dove i due avrebbero dovuto andare a vivere dopo il matrimonio. Se la figlia cambierà idea, potranno sposarsi, altrimenti l'uomo dovrà lasciarla in pace e andare via. Al momento Clowance non ha ancora cambiato idea, si è allontanata per un po', cercando di incontrare altra gente, ma sospetto che il suo cuore (o ormone) la riporterà di nuovo tra le braccia di Stephen.


Questi nel frattempo pensa di arricchirsi con una rapina, coinvolgendo anche un addolorato Jeremy. Questi infatti si era ripreso, rivedendo Cuby, sperando di riconquistare la ragazza, che non sembra del tutto indifferente. Pur decisa a rispettare la volontà del fratello, che la vorrebbe vedere sposata con un uomo pieno di soldi, prova innegabilmente dei sentimenti per Jeremy. Questi, prima tentato di partire per la guerra, quando scopre che è stato organizzato il matrimonio tra Cuby e Valentine Warleggan, viene accecato dal dolore e finisce per lasciarsi trascinare da Stephen in un'impresa assurda, quella di una vera e propria rapina.


Ross aveva più volte violato la legge, preda di situazioni che lo costringevano ad operare sul limite e a volte a varcarlo, ma il lettore riusciva sempre ad immedesimarsi o a capire le sue scelte. Confesso di non essere stata in grado di capire il gesto di Jeremy. Il dolore e la ferita per la perdita di un amore è comprensibile, lo abbiamo visto con Ross quando perde Elizabeth al suo ritorno dalla guerra, con Drake quando costringono Morwenna a sposare l'odioso vicario, ma mai abbiamo assistito ad una reazione senza né capo e né coda come questa. Sono delusa da Jeremy e mi auguro che si riprenda nel prossimo volume.


Per fortuna a dare tono al libro ci sono due eventi importanti: l'arrivo di Harry Vennor Poldark, il nuovo figlio di Ross e Demelza, e il possibile prossimo ritorno di Geoffrey Charles, che tra tutti i giovani è quello che mi suscita più simpatia al momento.


La nascita del quinto figlio di Ross è innegabilmente piacevole da leggere per quella preoccupazione e quella complicità che non viene meno nella coppia, ormai appagata e felice dopo che sono scomparsi tutti gli elementi di tensione del passato. Le loro risate (basti pensare a quando Ross suggerisce per gioco di chiamare il bambino Garrick e viene preso a cuscinate da Demelza) o la sua ansia quando, contravvenendo alle disposizioni di Dwight di massimo riposo, la moglie se ne va passeggiando per i campi, ci restituiscono il ritratto di una coppia che ancora si fa amare, malgrado il passare degli anni, mentre i figli ci offrono ritratti offuscati e sbiaditi di quello che dovrebbe essere l'amore.


Mentre la storia continua ad invadere spesso la scena, con le lettere dal fronte, o le notizie di vittorie e sconfitte, sul finale, mentre la famiglia passeggia sulla spiaggia, felice del nuovo arrivo in famiglia, con Clowance che cerca di non pensare a Stephen, la piccola Isabella-Rose che sogna il futuro e la musica, Jeremy che tace sulla follia appena compiuta, arriva la lettera del cugino che annuncia le sue nozze con una spagnola incontrata durante la guerra. La incontreremo sicuramente nei prossimi volumi e anche se una parte di me si dispiace di non averlo visto tornare ed innamorarsi, spero che il ritorno a Trenwith del giovane ci salvi dal deprimente grigiore delle nuove generazioni. 


FRASI TRATTE DAL ROMANZO



''Nessuno sa come mi sento' disse Ben bruscamente. ' Forse non sono abbastanza per Clowance. Questo è facile da capire...ma lui...Questo è quello che ferisce come un coltello nelle ossa ogni momento del giorno....ogni singola ora.
(Ben pensando a Clowance e Stephen)


****
No!' disse con calma, ma molto arrabbiata. 'No, non è questo! Non è il modo per capire...Non sono debole! Sono forte! Non sono superficiale e frivola...solo dura! Io...' Gettò indietro la testa. 'In effetti ho deciso di sposarmi per denaro (Cuby Trevinion a Jeremy)


***
Ross distolse lo sguardo da quello serio di lei. Tornarono alla sua mente le immagini della sua vita come davanti agli occhi di un moribondo, memorie dei sue vent'anni di paternità: la fiducia ineffabile, l'amore durevole, i battibecchi in famiglia, le risate disinibite, il cameratismo intimo e qualche volta pungente. Ed ora era innamorata...di uno sconosciuto. 


***
E quei due, i genitori di Clowance: lui con la sua faccia scarna e ben disegnata, lei con quegli occhi! Non sempre tranquillo, Ross Poldark, si diceva. Una volta era quasi stato impiccato per insurrezione o qualcosa del genere. E di lei si mormorava che era la figlia di un minatore.  Di questo dubitava. Non aveva mai visto nessuna mocciosa figlia di un minatore in giro che le somigliasse...Davvero un peccato. 
 (Stephen guardando i genitori di Clowance)


***
È uno scherzo! Baciarsi nella libreria!' disse Isabella-Rose.
Si ritirò verso la porta. 'Accadrà anche a me quando crescerò?
'Si' disse Stephen. 'Se non prima!
''Lapidatemi!' disse Isabella-Rose ed uscì. Loro si guardarono, infastiditi dall'interruzione e poi scoppiarono a ridere.


***
Ora, dopo avervi rivisto, capisco il mio errore nel credere che potevo dimenticarvi. Sotto alcuni punti di vista, sono ancora legato...Così ora...ora penso...quanto volete, Cuby? Se siete in vendita, qual'è il vostro prezzo?
(Jeremy a Cuby)


***
Ogni volta riteneva che c'era di più da perdere. Aveva sperato che non succedesse più. 
'Sono molto egoista' disse. 'Penso solo a te.'
'Non mi sembra egoista'
'Ma lo è. Più divento vecchio, più diventiamo vecchi, più dipendo da te.
(Ross a Demelza quando scopre che lei è di nuovo incinta)


***
Verity disse: 'Era una di quelle strane coincidenze, senza ragione, senza scopo. Ho solo pensato che i colori, i capelli, gli occhi, la forma della testa...ma ora...ora ho una sensazione diversa, altrettanto stupida, se intendi quello che voglio dire.
'Ovviamente non so quello che vuoi dire.'
'Ora non è per niente come te. È un giovane troppo magro per essere come te. I suoi occhi sono troppo vicini, il suo modo di camminare, i suoi fianchi stretti, i suoi modi affabili che non sembrano completamente sinceri...'
Era arrossita.
'Allora?'
'No, lo so che mi riterrai altrettanto stupida, ma mi ricorda molto tuo padre!'
[...]
Tutto quello che ti posso dire è che quando Valentine è venuto per la prima volta e si è seduto a parlare, il modo in cui mi guardava, in cui ha guardato Janet quando ha portato il te, il modo in cui il suo sguardo brillava intenso impresso su me, ho avuto la stranissima sensazione di tornare indietro di 35 anni e di vedere tuo padre che mi sorrideva dall'altro lato del tavolo, proprio come aveva fatto molto volte tanto tempo fa. È stata un'esperienza strana...Mi ha ha fatto venire i brividi. 
(Verity parlando a Ross di Valentine Warleggan)

***
'Andresti a cercarla?' 
Jeremy rispose: "Stavo andando alla minera, ma questo può aspettare. 
"Grazie. Penso che questo...mi andrebbe benissimo. Riportamela indietro.
Jeremy innarcò un sopracciglio.
'Solo voi potete essere certo di fare una cosa del genere, Padre. Ma userà tutta la mia astuzia persuasiva. 
(Ross preoccupato per Demelza)


***
 Non è abbastanza buono per te, ma se lo ami, allora è come deve essere.
''Nulla deve essere' disse Clowance ferocemente 'Nulla ancora deve essere.'
(Ben e Clowance parlando di Stephen)


***
Lei disse: 'Non vivi per essere al sicuro, Ross. Tu vivi per essere vivo, per fare un profondo respiro e sapere che il tuo cuore sta battendo. 
(Demelza a Ross)

giovedì 26 gennaio 2017

IL MIO NOME E' PASSION di Lisa Valdez


Mi piace cambiare, soprattutto per quanto riguarda questo genere di storie, nel senso che scoprire una nuova penna è uno dei lati positivi di un genere dove vengono pubblicati volumi con una certa abbondanza. Non molti brillano per il talento narrativo, spesso neanche per originalità, ma suppongo che questo vale per qualsiasi genere dove il tempo non ha ancora potuto fare una sua naturale selezione. La bellezza comunque è proprio quella di imbattersi in un talento nuovo, in qualcuno che, pur raccontandoti in definitiva sempre una storia d'amore, riesce a farlo in maniera interessante, mettendoci qualcosa di suo, che ci offre originalità.


Il nome di Lisa Valdez l'ho trovato spesso in molti blog e forum dedicati al rosa, ma non avevo letto nulla prima di questo volume, in cui mi sono imbattuta per caso. Certo un titolo del genere si ricorda facilmente e sbirciando in giro ho letto valutazioni positive che mi hanno convinta a tentare l'avventura e alla fine del viaggio devo dire che sono stata felice di averlo fatto. 


La storia non è particolarmente intricata o originale neanche qui, nel senso che siamo davanti ad un racconto di un innamoramento, in un contesto ottocentesco. Ci troviamo in una Londra elegante e piena di scandali e segreti. La nostra eroina di turno è  Passion Elizabeth Dare, che, malgrado il nome che porta, è una giovane vedova che ha alle spalle un matrimonio piuttosto freddo e formale con un benestante rigido e conformista. Il ruolo previsto per una moglie, in quel periodo, era quello di semplice decorazione, insensibile ai bisogni del corpo e del desiderio.


Rimasta sola dopo pochi anni di matrimonio infelice, Passion si reca a Londra per fare visita ad una zia e alla giovane cugina Charlotte. Ormai è una donna ricca, ma non ha mai conosciuto il vero amore e la passione fisica, eppure durante una mostra, finisce per cadere tra le braccia di un uomo dallo sguardo affascinante ed una scintilla, mai provata prima, travolge la vita della giovane. 


L'uomo in questione è  Mark Randolph Hawkmore, conte di Langley, che nella sua vita ha avuto molte donne, ma che finirà per lasciarsi sconvolgere da una perfetta sconosciuta di cui ignora anche l'identità. Anche se certe situazioni sono decisamente surreali (come l'incontro appassionato dietro un paravento gotico mentre tutto il mondo intorno continua a ruotare),  si riesce a sorvolare e si rimane conquistati da vari elementi: l'atmosfera, il mondo interiore dei personaggi, la passionalità del racconto. 


Tra i due nasce una relazione infuocata che permette ad entrambi di scoprire se stessi e pian piano di fare i conti con il proprio mondo interiore. L'atmosfera è spesso rovente, ma interessante è anche la  cura dell'ambiente, la descrizione dei personaggi, il loro turbolento mondo interiore, basti pensare al modo in cui Mark affronta i suoi fantasmi interiori e la mancanza di affetto da parte della madre, l'adorazione assoluta del fratello ed il modo in cui scopre il bisogno sempre più intenso per Passion.


Commovente è la scena del famoso fidanzamento della cugina di Passion, Charlotte, occasione in cui  Passion e Mark scoprono la loro reciproca identità, dando il via ad una girandola di avvenimenti che indurrà i personaggi a scoprire che la passione e l'amore a volte richiedono anche sacrificio. Ma siamo in un mondo rosa ed il lieto fine è sempre garantito. 

martedì 24 gennaio 2017

Un lord da conquistare di Virginia Dellamore


Ho appena terminato l'ultimo romanzo di Virginia Dellamore e sono già in attesa del suo prossimo libro. Più leggo le sue storie e più mi piace.
I pregi sono quelli soliti, che vi ho elencato anche nelle altre recensioni all'autrice: ha una prosa scorrevole e aggrazziata, un rispetto per la mentalità dell'epoca, che non sempre troviamo negli storici e un romanticismo, che piace alle persone come me, che continuano a farsi trascinare dai sentimenti.



Vi lascio la trama e poi commentiamo insieme.

Londra, 1814. Althea Hope è tutto fuorché un’eroina romantica: ha quasi trent’anni, porta gli occhiali, e il suo guardaroba non contiene un solo abito che non sia terribilmente fuori moda. In più, ricopre la classica professione delle zitelle senza speranza: fa l’istitutrice e la chaperon di una ragazza alla sua prima Stagione. Il suo compito è quello di accompagnare la ricchissima e bellissima Greta agli eventi mondani, tenendola sotto controllo ma rimanendo sullo sfondo come una severa tappezzeria.
Anche Lord William Warwick non è il protagonista perfetto di una storia d’amore: è misogino e scontroso, e i modi villani che sfoggia anche nei migliori salotti gli vengono perdonati soltanto perché è più ricco di Creso. È giunto a Londra per cercare moglie: perfino lui, che preferisce concedersi dei rapporti fugaci e considera con orrore la sola idea del matrimonio, si rende conto che a trentacinque anni è venuto il momento di dare un erede legittimo al casato.
Di sicuro, William non è l’uomo ideale di Althea.
Di sicuro Althea non è la donna ideale di William.
Eppure, loro malgrado, finiscono con l’incontrarsi fin troppo spesso e chissà che quelle apparenti scintille d’odio e ripicca non celino ben altri tipi di fiamme...
La storia di un amore imprevisto che tenta vanamente di lottare contro se stesso, fra battibecchi serrati e baci rubati, balli vorticosi e inseguimenti in carrozza, finti corteggiamenti e vere passioni, nel cuore della Londra gaudente del periodo Regency.

Letta? Che ve ne pare? Vi sembra stuzzicante?
Come accade a volte nella vita, Althea ha un animo romantico e le idee molto chiare in fatto di uomini: vuole sposarsi per amore e non importa se oramai a tutti gli effetti è una zitella. A ventotto anni non si è sposata e per mantenersi, in assenza di familiari che possano prendersi cura di lei, fa l'istitutrice. Il suo lavoro le piace e Greta è deliziosa.


I problemi iniziano con la stagione mondana, che dovrebbe consentire alla sua pupilla di sposare un buon partito. Greta, infatti, è bellissima e anche molto ricca, ma proviene da una famiglia di umili origini e la madre è molto imbarazzante. Così, quando la fanciulla cattura l'attenzione del nipote di Lord William Warwick, Althea pensa che la ragazza andrà incontro ad una sicura delusione, perchè i Warwick si opporranno fermamente a questa relazione. E in effetti, Lord Warwick si mostra da subito ostile. Solo che la sua avversione non è per Greta, ma à per l'istitutrice.


Perseguitato da madre e figlie disposte a tutto pur di comprometterlo e costringerlo a sposarlo è convinto che la scaltra istitutrice voglia convolare a nozze, con un ottimo partito, riuscendo a piazzare anche la sua protetta.


Nonostante Althea lo trovi detestabile, non riesce a tenerlo a distanza e nemmeno lui è in grado di evitarla. Qualsiasi occasione è buona per cercare un motivo di scontro e di contatto.
I dialoghi sono divertenti e le schermaglie amorose sono molto carine.


La storia prende. Lei piace e lui è esilarante nella sua rigidità, che cozza con la tenerezza del suo cuore. La resa finale è un abbraccio corale che coinvolge i protagonisti, l'autrice e i lettori.
A me è piaciuto molto e dunque ve lo consiglio.
Fatemi sapere cosa ne pensate, ma sono convinta che vi conquisterà.