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lunedì 26 dicembre 2016

CONTRATTO DI PASSIONE di Jennifer Probst


Ero particolarmente ansiosa di leggere il terzo volume della serie MARRIAGE TO A BILLIONAIRE, ovvero CONTRATTO DI PASSIONE, in quanto avevamo già incontrato i due protagonisti in CONTRATTO FATALE, ovvero Carolina Conte e Max Grey e il racconto del sentimento non corrisposto di lei mi avevano intenerito e aspettavo la rivincita con desiderio e speranza. Si sa che spesso quando le aspettative sono molto alte, i risultati non sono mai completamente soddisfacenti, al di là del valore oggettivo di una romanzo.


Tra tutte le figure femminili incontrate nella saga, Carolina Conte, la sorella minore di Michael, era tra quelle che meno spiccava per intelligenza o per bellezza, almeno rispetto alle altre.  Tutto dipendeva dal fatto che si presentava piuttosto acerba, malgrado ad uno sguardo più attento e meno superficiale (in questo caso quello di Maggie) si potevano già cogliere delle enormi potenzialità, in modo particolare una passione per la pittura sottovalutata da tutti. Sicuramente il tratto più forte del personaggio era comunque il suo amore non corrisposto per Max Grey, definito dalla stessa Maggie un dio del sesso.


Max Grey è un personaggio dotato di una bellezza sensuale ed aristocratica, allevato sotto l'ala protettiva della famiglia Conte, praticamente da sempre, in quanto la sua vera famiglia si è sbarazzata di lui, pur ricoprendolo d'oro e trasformandolo in un milionario appena venuto al mondo. Ricco di denaro, quindi, ma privo di amore e fondamentalmente il problema principale di Max è proprio questo, quello di non credere nell'amore (come la maggior parte dei protagonisti di questo genere). Circondato sempre da donne bellissime, algide, anoressiche ed aristocratiche, la sua vita lo porta su binaria abbastanza noti e prevedibili.


Tutte le sue avventure sono passate per anni davanti agli occhi innamorati e delusi di Carolina  che sognava semplicemente di essere una di quelle modelle in grado di attirare la sua attenzione. Una sera, durante una festa a casa dei suoi, una luce particolare negli occhi di max sembra quasi volerle suggerire che finalmente il gran giorno è arrivato, ma ala fine della festa Carolina lo trova tra le braccia di un'altra delle solite donnine fatte a stampino che tanto gli piacciono. La delusione è molto forte e la ragazza decide di mettere una pietra sopra a questa storia e di andare avanti, diventando finalmente una donna indipendente e libera.


Michael chiede all'amico di sempre di assumere Carolina nella sua azienda americana. Da poco laureatasi con ottimi voti, la ragazza ha infatti deciso di trasferirsi in America, sfuggendo al controllo della sua famiglia iperprotettiva e di diventare la donna libera e disinibita che ha deciso di essere. Il suo scopo è quello di strappare a Max una notte di passione, per chiudere definitivamente con lui e guardare oltre. Max non riconosce nella donna sfacciata che ha di fronte la ragazzina timida che balbettava in sua presenza e ne resta profondamente turbato.

Anche se abituato a cedere alle lusinghe delle belle donne, con Carolina la situazione si capovolge e Max cerca di tenerla lontano in tutti i modi, come forma di rispetto della famiglia che si è preso cura di lui, ma nel suo tentativo di mantenere le distanze c'è anche il timore di un coinvolgimento che lo spaventa perché è del tutto nuovo. Poi una notte, mentre sono in viaggio a Las Vegas per affari, la situazione precipita ed i due sono costretti ad un matrimonio riparatore che li costringerà ad imparare a vivere l'uno accanto all'altro.


La storia è decisamente carina, pur senza grandi pretese, trascinandosi dietro ancora una volta una visione stridente di famiglia italiana anni sessanta che ormai è ben lontana da noi. Basti pensare all'espediente del matrimonio riparatore che è assolutamente fuori contesto, soprattutto se pensiamo che la famiglia Conte vive a Bergamo e non nel profondo Sud della Sicilia, anche se poi appare carino il modo in cui Max cerca sempre di proteggere Carolina da possibili uomini interessati a lei. Nel complesso il romanzo non è male, ma resta lo strascico di delusione che nasce da aspettative che forse erano troppo elevate per un genere di libro come questo, adatto comunque a passare dei momenti piacevoli.


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