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domenica 9 ottobre 2016

NOZZE MOVIMENTATE di Laura Lee Guhrke


Ho un rapporto strano con le serie dei romanzi rosa. Comincio sempre a metà o dalla fine, per poi tornare indietro. Per racconti di questo tipo, dove tutto sommato ogni volume ci racconta solo una storia unica, la cosa è accettabile perché poco si perde, per fortuna. Così quando ero ormai quasi giunta alla fine della lettura, ho scoperto che NOZZE MOVIMENTATE era l'ultimo di una trilogia intitolata in inglese ABANDONED AT THE ALTER, ovvero Abbandonata sull'altare.


La Guhrke mi piace. La amo dai tempi lontani di ED INFINE LEI LO BACIO' e in qualche modo le sono rimasta fedele, leggendo ogni tanto quello che pubblica. La bellezza dei suoi romanzi sta tutta nella prima parte, ovvero un mondo nuovo, pieno di fermenti culturali, di cambiamenti di una società appena sbocciata. Siamo lontane dal Regency, dalle guerre napoleoniche, dai vestiti stile impero. Siamo agli inizi del 1900, un secolo fondamentale, pieno di guerre, di scoperte tecnologiche, di orrori e grandezze.


L'incipit è da film, con la nostra protagonista che si prepara nella sua cabina, prima di raggiungere il futuro sposo che l'attende con gli invitati. Lei pensa che, malgrado la follia della sera prima, non esiterà a fare la scelta giusta e a sposare il fidanzato (che non ama), ma che le darà quella sicurezza sociale di cui ha bisogno.


Annabel  Wheaton è una ricca ereditiera americana che ha imparato a diffidare dell'amore e dei palpiti della carne. Nata letteralmente in una baracca, lungo il Mississipi, sedotta e poi abbandonata dal figlio arrogante del banchiere del posto, per un colpo di fortuna (il padre che l'ha abbandonata insieme alla madre e alla sorella ha scoperto delle miniere d'oro) eredita un grande patrimonio che le da gli strumenti per vendicarsi, ma ancora viene disprezzata per le sue origini.


L'America ricca e dinamica, tecnologia ed esplorativa, ancora subisce il fascino della vecchia ed aristocratica Inghilterra e Annabel capisce che l'unico modo per assicurare a se stessa, ma anche alla sorellina Dinah, un futuro è quello di sposare un aristocratico inglese a caccia del suo denaro. Annabel non ha illusioni in proposito e le va bene così, ma durante il viaggio per mare, su un transatlantico che dovrebbe portarla in Europa, la ragazza conosce Christian, duca di Scarborough.


Questi è stato assoldato da Arthur, lo zio della ragazza, per sabotare le nozze o per farle rimandare, in quanto l'uomo è preoccupato dalla scelta razionale della ragazza per quanto riguarda il suo futuro. Christian accetta per mezzo milione di dollari, somma necessaria per pagare i debiti lasciati dal fratello e per mantenere Scarborough Park, la proprietà ereditata, ma quando incontra Annabel si rende conto che la ragazza davvero merita qualcosa di meglio del marito scelto.


Innegabilmente la parte migliore della storia è la prima, con il viaggio per mare, il matrimonio saltato, la conoscenza tra Annabel e Christian in questo scenario nuovo ed emozionante della nave, con loro che si incontrano, si cercano e interagiscono e la strana sensazione di famigliarità si chiarisce quando la notte prima delle nozze li vediamo bere e conversare seduti nella macchina parcheggiata nella stiva, novelli Jack e Rose. Ci aspettiamo quasi l'arrivo dell'iceberg che grazie a Dio ci risparmia.


Il contrasto tra la razionalità di Annabel, il suo desiderio concreto di sistemarsi, e le emozioni che il vulcanico Christian scatena in lei è il sale della storia, vivace, dinamica, interessante. Quando i due sbarcano in Inghilterra, con Christian assoldato come tutore onestamente la storia perde molto del suo fascino, ma siamo ormai affezionati ai due protagonisti e li seguiamo anche su binari alquanto consueti, con innamoramento e via dicendo.


Nel complesso il romanzo è carino e merita sicuramente, pur non essendo uno dei migliori, ma la Guhrke conosce il suo mestiere e sa raccontare storie.



FRASI TRATTE DAL ROMANZO

Osservò la bocca curvarsi in un mezzo sorriso e le ciglia nere abbassarsi un po’ mentre le rivolgeva quell’occhiata; la pigra, seducente occhiata tipica di tutti i cattivi ragazzi, quella che minacciava di far volare fuori dalla finestra il buon senso di una giovane e di rovinarle la vita.


***

— Non mi prostituirò per salvare Scarborough Park. Non una seconda volta.

***
La più grande infelicità che una persona possa sperimentare nella vita è quella che nasce da aspettative non corrisposte. (Christian)

***

L’America era un paese che scoppiava di vitalità e speranza. L’Inghilterra appariva invece come una stanca creatura al confronto.

***

“Un uomo come te va bene solo per una cosa, tesoro, e non per dirigere una banca. Meglio che torni da Velma e ti occupi dei pascoli. Oh, ma... certo. Non possiedi nemmeno più quelli. (Annabel al suo primo amore)

***

Migliaia di miglia e milioni di dollari lontano dal Mississippi, pensò, ma era ancora la ragazza della baracca col tetto di lamiera che non era abbastanza degna per essere sposata da un conte.

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