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mercoledì 6 aprile 2016

La carrozza tutta d'oro di Rosalind Laker

Il romanzo di cui vi parlerò oggi fa parte della collana Rose Oro, della casa editrice Fabbri. Edito nel 1980 conserva un suo fascino, non solo per l'indubbia capacità narrativa della scrittrice inglese Barbara Ostvedal, che firmava i suoi lavori con il nome di Rosalind Laker, ma anche per la bellissima illustrazione. 





Quella che presenta La carrozza tutta d'oro è di Gaetano Albanese. Ma non è che una chicca, in un romanzo costruito con cura, al centro del quale c'è una misteriosa dama che giunge a Esthampton in Inghilterra con una misteriosa e lussuosa carrozza laccata d'oro.
Questa figura bellissima, dai capelli rosso fuoco, che veste elegantemente e  liquida il personale di servizio che l'ha accompagnata fin lì, per alloggiare da sola nell'albergo più importantte della zona, si firma Lucy Castellani, ed è vedova di un conte italiano. Non è dato sapere di più. Sembra che non abbia nessuna intenzione di vivere negli agi, anzi è alla ricerca di una sistemazione comoda, ma abbordabile e se le si chiede qualcosa di più, si scopre che ha un enorme interesse per la storia di Lionel Attwood. Un aristocratico locale, morto in Italia, circa una ventina di anni prima, dove si era trasferito con la moglie Claudine.



Tutti gli uomini di Eastwood ne sono affascinati e non celano il loro interesse, fino ad innamorarsene. Primo tra tutti Richard Warwych, il figlio di Daniel, il proprietario di buona parte di Easthampton.
Ma Lucy non ha lasciato l'Italia per trovare l'amore. Il suo unico interesse è la verità sulle sue origini. Chi sono i suoi genitori? Che fine ha fatto sua madre? E' ancora viva?
Prima di sposare il vecchio conte Stefano Castellani, Lucy viveva in un convento, dove, così le avevano raccontato le suore, sua madre, Claudine Attwood, l'aveva lasciata dopo la morte del marito.



Non era stato più possibile rintracciarla. Era sparita nel nulla. Lucy cresciuta dalle suore aveva avuto modo di visitare costantemente la tomba di suo padre Lionel Attwood, che riposava nei pressi, nella campagna Toscana, vicino a quella che era stata la sua ultima dimora. Lì Lucy aveva conosciuto il conte Castellani,  un uomo potente e anziano, che si era lasciato intenerire dalla sua storia e l'aveva sposata, per accoglierla nella sua famiglia. Più che un marito era stato un padre e con lui era stata rispettata e protetta. Alla morte di questi, però, Lucy aveva capito che doveva lasciare la casa del marito, per sfuggire alle mire del figliastro, che non aveva mai celato il suo interesse per lei. Se fosse rimasta, Domenico Castellani avrebbe fatto di tutto per averla e lei non era disposta a cedere di un millimetro. Era giunto il momento di lasciare l'Italia alla volta dell'Inghilterra per scoprire la verità sulla sua famiglia!


Le cose, però, non sono affatto facili per Lucy che,  prima di fare luce sulla sua identità, dovrà affrontare l'ostilità di un mondo che non vuole rivangare il passato. Purtroppo per loro, però, la sola presenza di Lucy a Easthampton suscita scompiglio soprattutto tra la vecchia generazione che prima di Lucy aveva conosciuto Claudine.
Il nome di Claudine provoca malcontento ed imbarazzo, ma proprio quando Lucy sembra sul punto di poter rinunciare alla verità sulle sue origini, perchè ha trovato l'amore, ecco che questa gli si rivela in tutta la sua complessità. Non è come ha sempre pensato. Suo padre è vivo e la conosce, ma non è un uomo libero. Non lo è mai stato e rivendicare la propria identità significherebbe far soffrire tante persone attorno a lei, che non lo meritano.
Non resta che tacere. Ora che ha scoperto cosa vuole dire amare, può anche rinunciare alla propria identità per assumere quella del suo futuro marito.
E se la verità bussasse ora con insistenza alla sua porta? Lucy non potrà fare altro che farla entrare in tutta la sua devastante sincerità.
Nonostante i suoi trentasei anni, La carrozza tutta d'oro conserva una sua freschezza, che lo rende godibilissimo. La mancanza di esplicite scene di sesso, che vengono solo evocate, non lo rendono meno attuale, solo più discreto. L'unica nota dolente è forse l'eccessiva facilità con cui gli uomini di Easthampton cadono ai piedi di questa donna e sembrano disposti a fare qualsiasi cosa per lei. E' bella sì, ma per innamorarsi ci vuole qualcosa di più o sbaglio? Vi lascio con questo interrogativo e mi rimetto alla vostra ardua sentenza!


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