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martedì 26 aprile 2016

DI TENEBRA E D'AMORE di Sylvia Z. Summers


La copertina di questo libro è stato sicuramente il fattore che mi ha attirato e indotto a provare l'avventura, malgrado il riassunto sul retro mi era parso poco stimolante: una governante di origini francesi che entra nell'aristocratica famiglia dei Moran, che sembrano nascondere vari segreti, mentre un timido ed impacciato inventore, Lord Tristan Brisbane, si proponeva sulla scena come possibile innamorato.

La trama non mi sembrava niente di ché, ma la copertina era davvero bella ed il "timido inventore" si presentava come un protagonista atipico a cui potevo dare una possibilità. Dopo decine e decine di letture di romanzi del genere, con uno schema abbastanza fisso, ogni novità è ben accolta.

Subito mi sono resa conto, già durante la lettura delle prime pagine, che in qualche modo ero stata ingannata. La boccolosa biondina dagli occhi azzurri della copertina non era per niente Odyle Chagny, l'istitutrice francese, che arriva con la sua aria arruffata a bussare alla porta dei Moran, coppia che un tempo si è amata e che adesso è alle prese con il più grande dei dolori, ovvero la perdita di una figlia.


Odyle porterà una ventata di freschezza e grazie ai suo aiuto sia Emma che Michael, malgrado alcune incomprensioni, finiranno per ritrovare se stessi e la loro famiglia, mentre Odyle incontrerà e si innamorerà del chiacchierato Lord Tristan, pieno di ingegno e interessi, con il quale condivide non solo una forte attrazione, ma anche molte passioni ed interessi.


Tristan è però un aristocratico molto chiacchierato, per via di alcune voci che circolano sulla sua famiglia e sulla tenuta di campagna, una casa misteriosa dove lui non invita mai nessuno. La verità è molto più drammatica e misteriosa, ma anche il passato di Odyle non è per niente luminoso.


La ragazza infatti nasconde la sua vera identità e le ragioni che l'hanno portata a fuggire letteralmente dalla Francia, per trovare la protezione di un'amica di famiglia, In Francia, infatti, Victor Rouel, un ricco imprenditore, si è ossessionato con la sua bellezza ed è disposto a tutto pur di piegarla ai suoi voleri, grazie anche alla complicità dei genitori di lei.


Unico supporto ed amico è Claude, un aspirante artista, cagionevole di salute, compagno di studi della ragazza, che permetterà a Odyle di fuggire in Inghilterra e di nascondersi.


Le vicende diventano sempre più intrigate fino all'arrivo di buona parte dei personaggi nella misteriosa casa di Lord Bristbane, dove tutti i misteri vengono svelati, i nodi risalgono al pettine e Odyle e Tristan potranno venire a patti con i loro sogni ed il loro amore.


La storia presenta sicuramente elementi alquanto piacevoli, ma pian piano la folla di personaggi finisce per confondermi. Se in un primo momento la famiglia Moran, con la loro tragedia, la difficoltà di interagire e di comunicare tra di loro, poteva essere una variante interessante nel classico racconto di una storia d'amore, la folla di altri individui comparsi sulla scena, la drammaticità eccessiva di alcune storie finiscono per far perdere compattezza al racconto, pur trovando interessanti le vicende prese singolarmente.


Se la storia di Odyle poteva costituire un passato interessante e profondo, aver portato Victor sulla scena e averlo messo a confronto con Bernard mi è parso troppo ridondante. Lui che nasconde in soffitta un grande segreto, lei perseguitata dal fidanzato ossessionato ed ossessivo. Mi è parso alquanto eccessivo.


Nel complesso comunque il romanzo presenta sicuramente degli elementi interessanti. La presenza non solo dei due innamorati, ma anche della famiglia Moran e di Claude (nei ricordi del passato di Odyle) mi sono sembrati sicuramente una novità positiva. Resta il dubbio della copertina, decisamente bella, ma per niente adeguata.

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