Translate

sabato 30 aprile 2016

SCANDALO INGLESE di Katie MacAlister


Il titolo originale di questo simpatico romanzo del 2008 (che in italiano è stato pubblicato per la collana I GRANDI ROMANZI STORICI con il significativo nome di SCANDALO INGLESE) è "The Trouble with Harry" (Il problema con Harry). La verità è che il mio "problema" con questo romanzo è stato semplicemente un errore nella chiave di lettura. Ero convinta di leggere una storia drammatica, ma ad un certo punto mi sono ritrovata tra le mani qualcosa di completamente diverso.


Frederica Pelham, detta Plum, è una protagonista atipica. Non più nel fiore degli anni, parte della sua vita è ormai andata in quanto ha ormai quarant'anni ed un antico scandalo le ha precluso qualsiasi possibilità di contrarre un buon matrimonio, in un'epoca in cui per le donne oneste non era facile mantenersi.


Plum infatti è stata ingannata da un rinomato libertino che con l'inganno l'ha sposata, pur avendo una moglie ancora viva, per approfittare di lei. Quando la verità è venuta fuori, lo scandalo ha travolto la vita e la famiglia di Plum. La sorella n'è morta di dolore e  Plum si è fatta carico anche della giovane nipote Thomasine. Durante il corso degli anni è riuscita in qualche modo a mantenersi, anche perché ha messo a frutto le poche settimane di matrimonio per scrivere una delle Guide all'amore coniugale tra le più scandalose degli ultimi anni. Ormai però le finanze si sono prosciugate e Plum ha bisogno di trovare un marito che possa provvedere a lei.


Intanto Lord Harry Rosse, vedovo con cinque pestiferi figli, ha deciso di trovare loro una madre adatta a dargli una disciplina, e allo stesso tempo vuole una compagna al suo fianco. Perché non cercarla come si cercherebbe una buona governante? Così ecco l'annuncio, a cui risponde una disperata Plum. L'attrazione tra i due è immediata ed i due convolano a nozze, pur nascondendo reciproci segreti (lei lo scandalo del passato e l'idendità di Vyvyan Le Blue e lui i cinque figli).


Il loro matrimonio è una scoperta piacevole continua ed entusiasmante ed i due scoprono di amarsi come non avrebbero mai sperato, mentre si saldano i legami familiari e si ripercorrono vecchi misteri. Ma ecco che un pericolo del passato ritorna a compromettere il tutto.


Che si trattasse di un romanzo comico l'ho capito praticamente a questo punto, malgrado le continue interruzioni dei figli pestiferi, che comparivano anche nei momenti più romantici della coppia, gettando scompiglio. Thomasine è vero che non mi sembrava minimamente turbata dalla scandalo che comprometteva il suo possibile successo sul mercato matrimoniale, o il dolore che aveva portato alla morte la sua adorata madre. Eppure è stato solo quando ricompare Charles e Plum e Thom cominciano a discutere su come eliminarlo che mi sono resa conto che avevo affrontato il tutto senza la giusta chiave di lettura.


La MacAlister non ci vuole raccontare nessuna storia drammatica sulla difficile condizione di una dona costretta a scegliersi un marito pur di poter andare avanti e mantenersi, su come uno scandalo del passato possa compromettere anche il destino di una nipote (cosa assolutamente realistica). Tutto è un gioco di avvenimenti, di incidenti o pseudo tali, di situazioni quasi comiche, dove stranamente mi sono interessata più a Nick e Thom che ai due protagonisti della storia, che in verità sono davvero rilassati e poco drammatici.


Harry è stato una spia nel passato e malgrado le sue indagini provochino molti malumori e tentativi di eliminare i suoi figli e la nuova moglie, lui è troppo preso dai suoi pensieri per rendersene conto, completamente privo di un istinto fondamentale per quelli come lui. Ma la lettura del romanzo deve essere comica, deve essere vista in una chiave brillante, ed ovviamente io che non l'ho capito ho avuto problemi a seguire le vicende.


Immagini che essendo partita in maniera diversa, lo avrei apprezzato di più. Sicuramente ci sono elementi interessanti, come due protagonisti meno giovani del solito, una famiglia chiassosa e piena di colori, Nick e Thom che sono quanto mai piacevoli. Resta però un filo di delusione, come se la scrittrice si fosse sforzata di farmi ridere, senza riuscirci. Probabilmente però il !Problema con Harry è solo mio.

MAI PIU' SOLA DI Victoria Alexander


Se nel romanzo SCANDALO INGLESE di Katie MacAlister ci trovavamo davanti ad uno scandalo che aveva segnato la vita della protagonista, in MAI PIU' SOLA eccoci nuovamente alle prese con una donna il cui matrimonio improvviso con un chiacchierato libertino l'ha ridotta in solitudine, isolata anche dalla sua stessa famiglia.

Delia Effington ha sposato Charles Wilmont dopo poche settimane in cui si sono frequentati assiduamente e lei gli si è concessa, pur non essendo innamorata di lui. È stata l'emozione della scoperta di una propria sensualità che l'ha spinta a commettere una vera e propria follia, ma dopo le nozze Charles è cambiato e non l'ha più toccata. Nel giro di una settimana l'uomo si è imbarcato su una nave ed è morto annegato.


Mesi dopo Delia torna a Londra dopo un lungo soggiorno nella zona dei Laghi, dove si è rifugiata per riprendersi. Nella casa di Charles trova un insolito vecchio maggiordomo, Gordon, una pessima cuoca ed un valletto che sembra appena uscito di galera. La donna li accetta perché sono la sua unica compagnia e ben presto tra lei e Gordon nasce un rapporto particolare, fatto di fiducia e di rispetto, quasi di amicizia.

Intanto Cassie, la sua sorella gemella, riallaccia i rapporti con lei, riaprendo i contatti con l'aristocratica famiglia degli Effington e durante un ballo Delia conosce e si infatua di Lord St. Stephen, Tony, vecchio amico di Charles e spia a servizio della Corona. Tra di loro scocca la scintilla e Delia teme di essere sul punto di commettere una nuova follia. Quello che ignora è che St. Stephen le è particolarmente familiare perché sotto il travestimento del fedele Gordon, si nasconde proprio il visconte, incaricato dai Servizi di difendere la donna, minacciata da qualche misterioso nemico alla ricerca di un documento che Charles ha nascosto.

Tra scambi di identità, travestimenti e riflessioni sulla natura del desiderio, la Alexander ci regala un libro piacevole, senza grandi pretese, in cui una donna cerca di realizzare se stessa e di capire la sua vera natura, in una società che le attribuisce un ruolo ben limitato.

Anche se è sicuramente interessante vedere il modo in cui Tony si innamora di Delia, sotto le mentite spoglie di Gordon, ho trovato lei più esitante ed ambigua. Il suo desiderio di essere "una donna d'esperienza" è solo una frase pronunciata, che mai si concretizza in un ragionamento logico che porti a delle azioni concrete. Sicuramente è interessante il suo senso di colpa nei confronti di Charles, che non ha mai amato e che invece ha provato per lei dei sentimenti che mai aveva nutrito per nessun altra donna.

Se tutti gli uomini che le ruotano intorno in qualche modo sono vittime del suo fascino discreto, ma fatale, lei mi appare alquanto algida e fredda, non capace di un sincero coinvolgimento. L'attrazione per Tony alla fine è frutto del mistero che lui è riuscito a creare intorno a sé, più che una necessità della sua presenza. Gordon è più vicino a lei sicuramente di Tony e alla fine la dicotomia tra desiderio ed affetto si può ricucire solo con la scoperta del doppio gioco del protagonista.

Nel complesso comunque il romanzo è carino e merita una lettura. Resta pieno di spunti interessanti, alcuni che avrei sviluppato in maniera migliore.

venerdì 29 aprile 2016

Romantico Valzer di Caroline Arnett

Continua la fortunata scoperta della collana Rose Oro della casa editrice Fabbri, con un romanzo americano, ambientato nell'Inghilterra dei primi dell'Ottocento.

L'autrice si firma Caroline Arnett, ma il suo vero nome è Lois Dwight Cole, vissuta tra il 1903 e il 1979. E' stata editrice e autrice di diversi romanzi. 
E' curioso sapere che è stata la prima, dopo la famiglia di Margaret Michell, ad aver letto "Via col vento" e la stessa autrice racconta che Arnett le diede dei validi consigli. 


Saremmo curiosi di scoprire quali fossero le loro conversazioni in merito, prima di arrivare al capolavoro che conosciamo, ma così usciremmo decisamente fuori tema, perchè "Romantico Valzer", che in inglese si intitolava "Melinda", come la sua protagonista, in comune con il romanzo della Mitchell ha  solo poche cose: il ballo galeotto tra i protagonisti e la nascita in America di Melinda
 Certo, a pensarci bene, Melinda ha in comune con Rossella il carattere ribelle e la capacità di farsi valere, ma il contesto storico - sociale è molto diveso.

Per descriverlo, partirei dalla sintesi riportata dietro al romanzo, che esordisce così:

"Come nel più roseo romanzo d'amore, lui era la..."



Già qui mi aveva conquistato, ma continuando a leggere mi sono convinta definitivamente a leggerlo.


Invitata dalla zia Cleo, dalla "lontana America" arriva in Inghilterra Melinda, diciottenne intelligente e volitiva.
La zia ha un piano segreto....
Ma anche Melinda ha il suo piano... e in questo è di continuo ostacolata dal ricco e misogino Alec, che le è sempre tra i piedi.
Brillante vita mondana (ma le dame considerano Melinda poco più di una "pelle rossa"), ricevimenti, scarrozzate, spettacoli... e continue schermaglie fra Alec e la troppo schietta ragazza americana, mentre un certo Denton cerca di sapere a quanto ammonta il patrimonio della fanciulla.
Vicende a catena, colpi di scena, fino a "quel lungo valzer a lume di candela"...

Ripensando a "Via col vento", devo dire che un altro elemento di paragone sono le schermaglie tra i due protagonisti. Solo che, mentre Rossella appare spesso egocentrica e capricciosa, Melinda, invece, è moderna. Sì, è decisamente fuori schema, ma in senso positivo.


Molte regole della società londinese le appaiono strane, superate, ma le accetta e cerca di adattarsi per amore di suo padre, che l'ha mandata in cerca di marito, ma anche per rispetto di sua zia che l'ha accolta tanto generosamente in casa sua.
Alec ne è divertito, al pari di Rhett con la sua Rossella, ma non manca di correggerla per evitarle inutili fastidi. Nonostante questo ha il suo bel da fare per salvarla  dalle  difficoltà che si accumulano sulla strada che li condurrà all'altare. Senza contare che se Melinda non ha nessuna intenzione di convolare a nozze, Alec a sua volta non è per nulla tentato di riprovare l'esperienza matrimoniale, dopo che sua moglie è morta nel tentativo di fuggire con il suo amante.

Nonostante queste premesse, l'amore, si sa, continua a tessere i suoi intrighi, fino ad avere la meglio sugli innamorati.
Al di là degli eventi che fanno da cornice alla loro storia,  l'autrice si dimostra molto brava a ricostruire usi e costumi dell'epoca, con una prosa scorrevole e una storia ben scritta, che non annoia e tiene il lettore al laccio, fino all'ultima pagina.
Detto questo, c'è un appunto da fare, per un romanzo che nel suo complesso è più che riuscito. Se la mancanza di sesso, il libro è stato scritto nel lontano 1975, non si fa sentire, con la sua freschezza e il suo romanticismo, la facilità e la serenità con cui Alec si arrende all'amore sembra dubbia. Insomma, un uomo che ha conosciuto l'amore ed è stato tradito, può arrendersi come un adolescente ad un sentimento che comunque lo ho ha fatto soffrire, senza eccessive resistenze. C'è una dissonanza, tra il suo comportamento durante tutto il libro e la dichiarazione finale. Insomma, ho come la sensazione, che a quel punto sia mancato un po' di sale, ma forse si tratta solo di qualche taglio in più nell'edizione italiana.
Ecco, se potessi lanciare un appello, direi : ripubblicateli tutti, ma in versione integrale.

martedì 26 aprile 2016

DI TENEBRA E D'AMORE di Sylvia Z. Summers


La copertina di questo libro è stato sicuramente il fattore che mi ha attirato e indotto a provare l'avventura, malgrado il riassunto sul retro mi era parso poco stimolante: una governante di origini francesi che entra nell'aristocratica famiglia dei Moran, che sembrano nascondere vari segreti, mentre un timido ed impacciato inventore, Lord Tristan Brisbane, si proponeva sulla scena come possibile innamorato.

La trama non mi sembrava niente di ché, ma la copertina era davvero bella ed il "timido inventore" si presentava come un protagonista atipico a cui potevo dare una possibilità. Dopo decine e decine di letture di romanzi del genere, con uno schema abbastanza fisso, ogni novità è ben accolta.

Subito mi sono resa conto, già durante la lettura delle prime pagine, che in qualche modo ero stata ingannata. La boccolosa biondina dagli occhi azzurri della copertina non era per niente Odyle Chagny, l'istitutrice francese, che arriva con la sua aria arruffata a bussare alla porta dei Moran, coppia che un tempo si è amata e che adesso è alle prese con il più grande dei dolori, ovvero la perdita di una figlia.


Odyle porterà una ventata di freschezza e grazie ai suo aiuto sia Emma che Michael, malgrado alcune incomprensioni, finiranno per ritrovare se stessi e la loro famiglia, mentre Odyle incontrerà e si innamorerà del chiacchierato Lord Tristan, pieno di ingegno e interessi, con il quale condivide non solo una forte attrazione, ma anche molte passioni ed interessi.


Tristan è però un aristocratico molto chiacchierato, per via di alcune voci che circolano sulla sua famiglia e sulla tenuta di campagna, una casa misteriosa dove lui non invita mai nessuno. La verità è molto più drammatica e misteriosa, ma anche il passato di Odyle non è per niente luminoso.


La ragazza infatti nasconde la sua vera identità e le ragioni che l'hanno portata a fuggire letteralmente dalla Francia, per trovare la protezione di un'amica di famiglia, In Francia, infatti, Victor Rouel, un ricco imprenditore, si è ossessionato con la sua bellezza ed è disposto a tutto pur di piegarla ai suoi voleri, grazie anche alla complicità dei genitori di lei.


Unico supporto ed amico è Claude, un aspirante artista, cagionevole di salute, compagno di studi della ragazza, che permetterà a Odyle di fuggire in Inghilterra e di nascondersi.


Le vicende diventano sempre più intrigate fino all'arrivo di buona parte dei personaggi nella misteriosa casa di Lord Bristbane, dove tutti i misteri vengono svelati, i nodi risalgono al pettine e Odyle e Tristan potranno venire a patti con i loro sogni ed il loro amore.


La storia presenta sicuramente elementi alquanto piacevoli, ma pian piano la folla di personaggi finisce per confondermi. Se in un primo momento la famiglia Moran, con la loro tragedia, la difficoltà di interagire e di comunicare tra di loro, poteva essere una variante interessante nel classico racconto di una storia d'amore, la folla di altri individui comparsi sulla scena, la drammaticità eccessiva di alcune storie finiscono per far perdere compattezza al racconto, pur trovando interessanti le vicende prese singolarmente.


Se la storia di Odyle poteva costituire un passato interessante e profondo, aver portato Victor sulla scena e averlo messo a confronto con Bernard mi è parso troppo ridondante. Lui che nasconde in soffitta un grande segreto, lei perseguitata dal fidanzato ossessionato ed ossessivo. Mi è parso alquanto eccessivo.


Nel complesso comunque il romanzo presenta sicuramente degli elementi interessanti. La presenza non solo dei due innamorati, ma anche della famiglia Moran e di Claude (nei ricordi del passato di Odyle) mi sono sembrati sicuramente una novità positiva. Resta il dubbio della copertina, decisamente bella, ma per niente adeguata.

domenica 24 aprile 2016

SOLO UNA DONNA di Roberta Ciuffi



Mi sono imbattuta per caso nel romanzo SOLO UNA DONNA di Roberta Ciuffi e dopo il felice incontro con IL COLORE DELLA FELICITA', ho affrontato questa nuova avventura con slancio, convinta che sapesse toccare le corde della mia sensibilità e così è stato anche questa volta. A quanto pare la Ciuffi riesce a colpire il mio immaginario, anche se SOLO UNA DONNA mi ha lasciato con un maggiore senso di inquietudine e di riflessione.




La storia è ambientata a Reggio, anche se l'incontro con il protagonista avviene a Cosenza. Siamo nei primi anni dell diciannovesimo secolo ed in una strada affollata gli occhi di tutti (soprattutto delle donne) finiscono per essere catturati da un uomo singolare, Paride, uno zingaro dotato di una fisicità che non passa inosservata. A stravolgere la vita girovaga dell'uomo arriva l'avvocato Nazareno Guerrero che interviene salvando l'uomo dall'accusa di aver rubato un cavallo.




Nazareno è il personaggio che in qualche modo mette in moto le vicende, pur essendo ambiguo e freddo al punto tale da guadagnarsi assolutamente il ruolo di antagonista. Nazareno decide di portare Paride a Reggio, dove vive con la splendida moglie Ada, donna di una bellezza singolare, che colpisce subito Paride, ma allo stesso tempo fragile e sofferente, per via di un difetto fisico che ha reso amara tutta la sua vita.




La perfezione di Ada è infatti guastata (se così si può dire) da un piede equino che in qualche modo sembra renderla umana, malgrado la sua bellezza angelica. Paride diventa la sua ombra, la persona incaricata di difenderla e quando un giorno la donna viene aggredita durante una passeggiata in una zona poco raccomandabile, la difesa del uomo diventa indispensabile, cominciando però a suscitare il fastidio e l'invidia di Nazareno.




Ada invece pian piano si innamora di Paride, uomo dal passato tormentato, personaggio singolare, dotato di un interiorità profonda, ma spesso incapace di verbalizzarla, pericoloso e tenero allo stesso tempo, passionale e allo stesso lucido nei momenti essenziali.




Il loro è uno di quegli amori che nascondo malgrado tutto: differenze sociali, di vita, di esperienza, ma sembra comunque un sentimento impossibile da realizzare per via di mille difficoltà, una tra tutte la presenza dell'inutile marito, Nazareno, celebrato a Reggio come uomo di grande cuore, ma assolutamente egoista ed incapace di mettere a fuoco gli altri intorno a lui.




Oltre ai tre personaggi principali, anche agli altri viene data una loro dimensione psicologica (e questo a mio parere è sempre un merito), come al padre di Ada, uomo rigido e severo all'apparenza, ma che nasconde dentro il suo cuore un amore profondo per la figlia sventurata; Ciro, il ragazzino orfano che è stato accolto insieme a Rosaria nella famiglia di Ada e Nazareno, che malgrado il suo carattere indisciplinato è legato sinceramente ad Ada e Paride; Rosaria, la nipote vittima del fascino di un amore immaturo ed acerbo.




Il romanzo è come al solito ben scritto e con un'attenta ricostruzione del contesto storico e sociale. Ho amato molto i due protagonisti, il legame che si crea tra di loro, ma il finale mi ha lasciato in qualche modo con il cuore sospeso nel dubbio, pur credendo sicuramente nell'amore come unico legame valido al di là di qualsiasi vincolo legale.




Il problema è che per una lettrice rimasta traumatizzata da GIUDA L'OSCURO di Thomas Hardy, letto diversi anni fa, è complicato non immaginare le difficoltà che la coppia dovrà affrontare nel futuro. Se ingabbio la mia mente bizzarra che vorrebbe galoppare oltre il confine del finale, comunque, devo dire che la storia mi è sicuramente piaciuta e posso essere generosa e accettare anche che Nazareno e Rosaria non vengano puniti più del dovuto, in quanto alla fine l'unica cosa che conta è il trionfo dell'amore e Paride ed Ada si amano oltre ogni possibile logica.

sabato 23 aprile 2016

DOLCE NELL di Jaclyn Reding



Ero in vena di una storia con una protagonista dal carattere dolce. Ero stufa di virago femministe decontestualizzate,  pronte a combattere le ingiustizie del mondo, mettendo tutto a ferro e fiamme trascinandosi nella distruzione anche la mia simpatia. Volevo un'eroina che pur essendo determinata non perdesse quella dolcezza quieta che rasserena l'animo non solo di un eroe tormentato, ma anche la mia, così il titolo del romanzo della Reding mi ha conquistato, molto più della brutta copertina.




DOLCE NELL ha un titolo in inglese che ovviamente e come al solito rendeva molto più sincero ed onesto il racconto, ovvero WHITE MIST (Nebbia Bianca), trasmettendo non solo il velo malinconico che cela il passato di Gabriel MacFeagh, ma anche quel mondo incantato delle Ebridi la cui natura domina assoluta nel romanzo.




Le vicende iniziano però a Londra dove la nostra eroina, Eleanor Wycliffe, invaghita del suo vicino di tenuta conosciuto in città durante la sua prima stagione, ricevuta la sua richiesta di nozze, si reca dal fratello Christian, che dopo la morte del padre è diventato il capofamiglia, e gli da la bella notizia. L'uomo l'ha sempre amata e cresciuta ricoprendola di attenzioni e le ha anche promesso che al momento delle nozze, la sua sarebbe stata l'ultima parola.




Eppure contrariamente a quanto promesso Christian si dichiara assolutamente contrario alle nozze tra Eleanor e Richard Hartley e difronte all'incomprensione e all'insistenza della ragazza, gli svela una verità destinata a sconvolgere per sempre l'esistenza della ragazza che, presa dallo sconforto, decide di troncare tutti i ponti con il passato e di fuggire lontano da quella che credeva la sua famiglia.




Arrivata in Scozia, sulla costa, sente dell'annuncio del signore dell'isola di Trelay che sta cercando una governante per la sua bambina e Eleanor decide di offrirsi per il lavoro.




Gabriel MacFeagh è conosciuto come il Diavolo non solo per la storia funesta che scandisce l'esistenza di tutti i membri di questa famiglia, ma anche per la sua aria oscura e triste. Una tragedia infatti ha portato alla scomparsa della sua prima moglie, morta in circostanze mai chiarite, e a Nell toccherà il difficile compito di aiutare la piccola Juliana, unica testimone, che dal drammatico giorno ha smesso di parlare.




Innegabile è la presenza di un'atmosfera tipico di JANE EYRE grazie alla storia della moglie tormentata, della figlia di cui l'uomo si prende cura, dell'incendio del castello, ma pur presente questi elementi la storia alla fine conquista una sua dimensione offrendoci un eroe in qualche modo paralizzato dal timore di perdere le persone che ama ed un'eroina che, pur dolce nei modi, alla fine è sicuramente quella che determina gli eventi.




Eleanor infatti è l'elemento dinamico arrivato sull'isola di Trelay per smuovere le acque ormai ristagnate di un antico dolore. Conquista pian piano tutti gli abitanti e anche il cuore di Gabriel e quello della piccola Juliana, imparando a sua volta a distinguere tra l'infatuazione del passato e l'amore sincero.




Sicuramente la storia non presenta grandi innovazioni o una trama che ci lascia sorpresi, malgrado alla fine l'assassino non era quello su cui avevo puntato. È un racconto classico dove i personaggi si lasciano amare e dove la natura domina incontrastata con le sue scogliere tempestose, le isole che si profilano all'orizzonte e le nuvole ed il mare che creano come un regno a parte, un luogo che il cuore di Eleanor sente come suo fin dal primo momento in cui arriva.