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domenica 28 febbraio 2016

QUELLA VOLTA A LONDRA di Julia Quinn




Questo è un periodo in cui mi sembra di essere circondata da spie russe e stranamente le mie letture romantiche mi portano a confrontarmi continuamente con personaggi che vengono dalla Grande Madre Russia o dintorni. Dopo TRA I SEGRETI DI UN MATRIMONIO  dove effettivamente l'eroe era un fascinoso principe slavo, eccomi alle prese con un volume di Julia Quinn, altro nome alquanto famoso del genere.


Non ricordo di aver letto nulla neanche di quest'autrice o, se è successo, non è stato un incontro felice perché non la ricordo tra i racconti che più mi hanno affascinata. Attirata dalla bella copertina e dalla dicitura "Contiene il racconto vincitore del Premio Romance 2013", ho deciso di tentare l'avventura e devo dire che a primo impatto la Quinn mi ha suscitato subito simpatia.


La storia è quella classica: graziosa ragazza della nobiltà, seducente gentiluomo. Dopo il primo approccio piuttosto ruvido, man mano i due si conoscono, la passione si accende e malgrado gli imprevisti (in questo caso incarnato la loschi individui che seguono le tracce di un principe russo che non è il protagonista), i due convolano a nozze.


La novità sta però tutta nello stile giocoso e brioso della Quinn, con un'eroina, Lady Olivia Bevelstoke che ha sempre la testa tra le nuvole, fantasiosa e curiosa tanto da permettere alle sue due amiche (incuriosite sempre dai pettegolezzi) di insinuare in lei il sospetto che il suo nuovo vicino, il Barone Sir Harry Valentine abbia quale cosa di losco da nascondere.


La ragazza, che pur odiando romanzi gotici e simili, alla fine possiede la stessa curiosità morbosa delle tipiche eroine del genere, comincia a spiarlo con insistenza, catturando l'attenzione di Harry, uomo sobrio, con alle spalle un'infanzia tormentata dal vizio di un padre debole e da una madre assente e solo decorativa. Harry lavora per il ministero della Guerra, traducendo dispacci dal russo all'inglese, grazie alle sue conoscenze linguistiche trasmessegli dalla rigida nonna russa.


L'incontro tra Harry ed Olivia ad una serata musicale è di quelli che lasciano il segno. I due si trovano subito antipatici, ma la vicinanza (la famosa finestra attraverso la quale i due si parlano sempre più spesso) finirà per avvicinarli sempre di più ed i due si innamoreranno come come era successo prima.


Carina anche questa idea di vicinanza, con lui che le lancia bigliettini per chiamarla e che in qualche modo mi ha ricordato l'indimenticabile Laurie di Piccole Donne. L'intreccio di spionaggio non è particolarmente felice, ma lo si può vedere solo come un pretesto per aggiungere movimento ad una storia allegra e divertente, dove i due protagonisti si confrontano e si innamorano con la benedizione delle rispettive famiglie.


Si affacciano vari personaggi che conservano un certo fascino, tra cui sicuramente Sebastian Grey, che presenta tutte le caratteristiche che gli permetterebbero di diventare un perfetto nuovo protagonista. Lettura piacevolissima che scorre via rapida come un bicchiere di limonata in una calda giornata estiva.

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