Translate

sabato 7 novembre 2015

Ti prego lasciati odiare di Anna Premoli


Ancora una scrittrice italiana, dopo Non mi piaci, ma ti amo di Cecil Bertod!
In verità Anna Premoli è nata in Croazia, ma si è trasferita nel nostro paese a soli sette anni e si è perfettamente integrata, tanto da conseguire una laurea in Economia dei Mercati Finanziari presso la Bocconi.
E intorno al mondo delle banche ruota questa storia d'amore, che si muove tra il reale ed il sogno.
Vi è capitato tra le mani? E' un'autrice da oltre 130.000 copie e ha vinto il Premio Bancarella.
Se non conoscete la trama, vi lascio qui alcuni cenni.




Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra.
A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto e dichiarato. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.
E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto però, quello che per Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un bacio scatena brividi e reazioni del tutto inattesi…




Senza lasciarci intimorire troppo dal premio Bancarella, questo libro, nel suo complesso, mi è piaciuto.  All'inizio ho faticato molto a trovare un'empatia con il personaggio di Jennifer, anche se le assomiglio caratterialmente, sotto certi aspetti... 
In verità, molto ha pesato il passaggio dallo stile brillante della Bertod a quello pulito e scorrevole della Premoli. Superato, però, l'impatto iniziale, ci si dimentica del modo di scrivere, per seguire la storia e pagina dopo pagina Ian conquista punti.
La collocazione della storia nella city britannica e il lavoro in banca dei due protagonisti ne esaltano la contemporaneità, evidenziando la frenesia di questo mondo moderno, dove tutto ruota intorno al lavoro e al successo professionale, sacrificando la sfera sentimentale in un angolino, dove c'è posto solo per un mordi e fuggi, senza sostanza. 
In questo Jennifer e Ian sono molto simili. Entrambi lavorano 10 anche 12 ore al giorno, sacrificando la loro vita privata. Coltivano relazioni superficiali, che puntualmente finiscono e si scontrano violentemente sul lavoro per prevalere l'uno sull'altro. Nei fine settimana, poi,  sopportano, con un irrefrenabile desiderio di fuga, le famiglie d'origine che sono decisamente ingombranti.

Anna Premoli
Quella di Jennifer è vegana e socialmente impegnata in battaglie importanti per la salvaguardia del mondo, mentre quella di Ian appartiene alla più sofisticata ed altolocata aristocrazia. Attualmente è conte, ma tutti lo vedono già come erede del nonno e dunque futuro duca.
Due mondi destinati a non incontrarsi mai, se non fosse che Ian, lavorando in banca con Jennifer, finisce con il frequentarla e loro malgrado decide che, quella donna testarda ed indipendente, è la persona giusta per lui.
Così tra castelli, giornate di caccia e scontri verbali inizia questa relazione improbabile, che unisce due persone completamente diverse.
Interessante la sovrapposizione tra moderno e antico, che si ritrova anche nella contrapposizione tra il lucido realismo di Jennifer ed l'irrefrenabile romanticismo di Ian.
Chi vincerà alla fine? Lascio a voi il piacere di scoprirlo.
Nonostante la mescolanza di piani sociali, che penso abbia colpito i critici del settore, la Premoli non manca di fare l'occhiolino al pubblico femminile, regalandoci un duca moderno, dalla bellezza mozzafiato, che come donna della sua vita sceglie una donna normale, con un quoziente intellettivo superiore alla media. In fondo non è quello che sogniamo anche tante di noi? No? Neanche nel nostro inconscio? Anche Jennifer sembra pensarla così... Ma non cambierà idea?




2 commenti:

  1. Il titolo del libro non mi ha colpito particolarmente, ma leggendo la tua recensione mi rendo conto che la storia potrebbe essere molto interessante, anche divertente probabilmente.. Ottima recensione! ;)

    RispondiElimina
  2. Ciao Denise! Grazie per il tuo commento! Il titolo fa riferimento al difficile rapporto tra i due protagonisti e lui vale veramente la pena!!!

    RispondiElimina