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giovedì 9 luglio 2015

Jane Eyre di Charlotte Brontë

Oggi su un gruppo di lettura di Facebook una ragazza chiedeva consigli su un libro che aveva acquistato e non aveva ancora letto.
Scorrendo pigramente le righe, il mio occhio si è fermato sul titolo del volume: Jane Eyre. L'aspirante lettrice si chiedeva se valesse la pena la lettura, al di là del fatto che è un classico della letteratura, e le colleghe le rispondevano entusiaste, invitandola a proseguire, anche se, scriveva qualcuno, ci sono parti cupe.
Mi sono subito unita a loro manifestando tutto il mio entusiasmo.
Ho letto questo libro diversi anni fa e nonostante la tristezza imperante, che domina il libro dall'inizio alla fine, l'ho trovato di una bellezza straordinaria e ancora di più mi ha colpito la prosa della nostra scrittrice.

Jane Eyre, regia di Franco Zeffirelli, 1995

Non sono un critico letterario, ma una semplice "lettivendola" e dunque chiedo venia per la semplicità e forse l'ovvietà dei miei commenti, visto che siamo parlando di un classico, ma mi sono innamorata del modo di scrivere della Brontë. Oggi la costruzione dei periodi così lunga ed il tipo di narrazione sono stati superati, ma a me è piaciuto tantissimo il suo tratto e lo considero immortale, senza tempo, perché perfetto.
Ricordo di aver trovato la parte iniziale un po' lenta e di essermi messa di impegno per continuare la lettura, ma quando ho finito il libro ho pensato che ne era valsa la pena.
Bellissimo.
Adoro il personaggio di Jane, così ribelle all'inizio, perché intelligenza allo stato bravo e così dimessa nella parte successiva della vita, quando, piegata dalla realtà, apprende a tacere, senza mortificare la sua intelligenza.
Non è bella Jane, ma è buona, è intelligente, è dolce ed è sensibile. Ama la cultura e il disegno. Sa di non poter aspirare a tanto, ma si innamora di Mr. Rochester.
Uomo misterioso, burbero e triste, che ha una pena nel cuore. S'innamora di Jane o almeno così le fa credere e lei, timida, bruttina e dedita al sacrificio si lascia andare con ingenuità e passione a questo sentimento che potrà ripagarla del dolore sofferto dall'infanzia o farla precipitare nel più cupo degli abissi. Ma può l'amore soccombere alla passione? Jane non può e non vuole rinunciare al bello che la vita le offre e così si presenta sposa al futuro marito. Purtroppo, le tante stranezze che accadono in quella casa buia e tetra, dove Jane si trova a svolgere il ruolo di istitutrice, hanno un nome e un'identità precisa, quella di Bertha Mason. 
Mr Rochester è già sposato e non conta il fatto che la moglie sia completamente pazza e aggressiva, per la società e davanti a Dio non c'è posto per la piccola Jane. E Jane ha imparato che non ci si può porre contro la volontà del Signore. Dovrà rinunciare ancora una volta all'amore. Ma sarà per sempre?
Non vi resta che leggere il romanzo per scoprirlo!
 

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