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martedì 5 maggio 2015

La villa degli aranci fioriti di Juliet Hall


Oggi vi parlo di un romanzo della Sperling & Kupfer del 2012, con un'ambientazione fantastica e una copertina piena di sole che affaccia sul mare siciliano e ti ruba il cuore, dal titolo La villa degli aranci fioriti di Juliet Hall.

Ecco a voi la trama:

A quasi quarant’anni, Tess non è felice e vive nell’ombra di un amore negato: quello per Robin, eternamente sposato a un’altra. Finché, un giorno, l’arrivo di una lettera cambia ogni cosa. Incredula, Tess scopre di aver ereditato un’antica villa in un luminoso angolo di Sicilia. Una villa a picco sul mare, immersa negli aranceti… Non le resta dunque che partire per scoprire la lunga e romanticissima storia che lega la sua famiglia all’isola. E per imparare che, a volte, non c’è nulla di più facile che innamorarsi. Di nuovo.

La storia presenta un costrutto interessante, con spunti narrativi originali, ma nel complesso l'ho trovato deludente.
L'ambientazione in Sicilia e lo sguardo dell'autrice sono chiaramente quelli di una turista, che resta in superfice, vivendone gli aspetti esteriori del luogo. Seduce l'idea di questa villa lasciata inaspettatamente in eredità e ti lascia immaginare scenari di grandi speranze e possibilità, ma poi tutto si riduce alla solita esperienza da turista, che in Italia trova l'amore e la possibilità di vivere in un luogo d'incanto. Non mi ha convinto pienamente.
Più interessante il racconto della madre della protagonista che lascia la sua terra inseguendo un sogno e si ritrova, invece, ad affrontare la vita, con le sue asprezze, le sue conquiste e le sue certezze. All'inverso della protagonista che arriva in Italia per sfuggire ad una vita deludente ( ha una figlia cresciuta senza padre e un amante che non ha nessuna intenzione di lasciare sua moglie), per vivere un'esperienza romantica e "avvincente", tra faide di famiglie e vecchi ricordi.
È come se ci fosse qualcosa di incompiuto e di superficiale, che non convince a pieno. Questa, naturalmente è la mia opinione.




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