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mercoledì 29 aprile 2015

L'iniziazione di Evie Hunter

Sulla scia di "Cinquanta sfumature di grigio", il romanzo di Evie Hunter affronta il tema del sadomaso, con il protagonista maschile classico, bello, ricco e famoso attratto da  lei, all'apparenza così diversa da lui, giornalista intraprendente e di successo, che pur attratta lo respinge, fino alla classica resa.
Mi sono imbattuta casualmente in questo romanzo un giorno in libreria. Ad attirarmi, non l'idea di leggere qualcosa di simile al best seller sopraccitato, ma la storia romantica e tradizionale della star cinematografica che si incontra e si scontra con la giornalista d'assalto, fino ad innamorarsi perdutamente l'uno dell'altra.


  


Abbie Marshall è una reporter americana e Jack Winter, invece, è un famoso attore di hollywoodiano, che viaggiano insieme su un aereo privato che dall’Honduras dovrà riportarli a New York.
Ma a causa di un brutto guasto l’apparecchio è costretto a un atterraggio d’emergenza e i due così si ritrovano in un posto remoto, nel cuore della foresta pluviale.
Li aspettano giorni duri e difficili, in mezzo alle tante e sconosciute insidie del luogo, nella speranza di sopravvivere a quella avventura estrema. Il clima è inospitale, i versi e gli agguati degli animali feroci li spaventano giorno e notte e degli orribili insetti non smettono di insidiarli. Isolati e provati, Jack e Abbie stanno vicini per difendersi meglio e cominciano a conoscersi: la giornalista scopre che dietro a quell’affascinante divo si nasconde un uomo dagli oscuri desideri e tra i due scoppia una passione violenta e irrefrenabile. Il loro incontro è fatale: una volta tornati a casa, la vita di Jack e Abbie non sarà mai più la stessa.




Letta così la trama sembra intrigante, con Abbie che si ritrova da giornalista impegnata a oggetto di attenzioni ossessive da parte della stampa patinata e da quella del gossip più sfrenato, m alla passione non si può resistere e dunque al diavolo la razionalità. Tuttavia, quello che Abbie non immagina è che il bello e talentuoso attore è uno di quelli che alle più spinte fantasie, preferisce uno scudiscio, con tanto di stanza dei giochi e contratto da firmare.
Buona parte del romanzo è incentrato su questo. Abbie, l'indipendente, la determinata e la caparbia scopre che inconsciamente è una sottomessa, che ha bisogno di sentirsi dominata da qualcuno che le imponga anche il modo di vestire e di parlare nel privato e fuori. 
Inutile dire che i richiami a Christian Grey e alle sue cinquanta sfumature di grigio sono costanti, nonostante le dovute differenze.
Come pensate si sarebbe comportato Christian nella giunga, senza contatti con il mondo, potendo contare solo sulle sue  capacità di sopravvivenza? Resterebbe sempre un leader?
Jack prende in mano la situazione e riesce ad affrontarla al meglio, come in uno dei suoi film tanto acclamati e tutto questo ti lascia pensare che al ritorno in città quest'uomo così determinato non potrà che confermare la sua forza, il suo carattere, la sua personalità, ma in positivo. La scrittrice, invece, coglie questo aspetto dominante della sua personalità per spingerlo verso il lato oscuro, a confine tra l'amore e la perversione, dove la prevaricazione diventa un elemento di fascino e non di malattia. 
E a questo punto che inizia la mia delusione. Come può un uomo dalla personalità sana e forte lasciarsi andare a fantasie di questo tipo, in cui la donna è sottomessa e vista ancora una volta come oggetto sessuale, da legare, scudisciare e sculacciare?
Chiamatemi, ingenua, consideratemi arretrata, ma alla perversione di Christian e alla forza dominatrice di Jack, preferisco l'uomo vero, quello che affronta e vive la vita in tutte le sfumature, cercando nella donna un confronto e uno scontro che resta sempre sullo stesso piano, nella parità più assoluta, alla ricerca di un piacere reciproco, da condividere e non da subire o regalare per appagare desideri occulti di qualcuno con disturbi della personalità.
È il fascino del male, del lato oscuro mescolato alla tradizionale visione della donna, infermierina, che si dedica completamente al malato, cercando di salvarlo.
 Effettivamente c'è a chi piace, ma a me non convince.


2 commenti:

  1. L'ho letto qualche anno fa, ma mi ha lasciato alquanto fredda. Il genere erotico è molto particolare, devi avere davvero capacità di scrittura per non scivolare nel volgare, nel ridicolo o nel noioso. La Hunter non mi è piaciuta.

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  2. Grazie Claire per il tuo commento. Si, esistono molte autrici di romanzi erotici ed alcune sono molto brave. Altre meno! Bisogna saper cercare:)

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